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Torre del Filosofo, antico rifugio sull’Etna. Alla base dei crateri sommitali del vulcano, a quasi 3mila metri sul livello del mare, si trova un luogo amato da Empedocle, filosofo e politico di Sicilia. Si racconta che l’agrigentino visse qui, costruendo una dimora, poiché amava il contatto con la natura. Tra i suoi desideri vi era quello di diventare tutt’uno con la superficie dell’Etna, mescolandosi ad acqua, terra e aria.

Empedocle studiava i fenomeni eruttivi e si lasciava affascinare, ma quella stessa natura da lui tanto amata, secondo leggenda, gli diede anche la morte. Leggenda vuole, infatti, che morì precipitando dentro un cratere del vulcano. Intorno a questa vicenda sono sorte molte storie, ognuna delle quali racconta versioni differenti della morte.

Secondo Ippoboto, «Egli, levatosi, si diresse all’Etna e, giunto ai crateri di fuoco, vi si lanciò e scomparve, volendo confermare la fama che correva intorno a lui, che era diventato dio. Successivamente fu riconosciuta la verità, poiché uno dei suoi calzari fu rilanciato in alto; infatti, egli era solito usare calzari di bronzo».

Quel che è certo è che Empedocle ispirò la Torre del Filosofo. Nel 1960 fu costruito un rifugio dedicato all’agrigentino e anche la zona venne chiamata così. Purtroppo oggi non rimane nulla di quell’edificio, perché le eruzioni hanno seppellito tutto. Non mancano, però, i curiosi che vogliono visitare la località e immaginare la loro versione sul destino di Empedocle.

Torre del Filosofo come arrivare

Dal Rifugio Sapienza bisogna imboccare la pista per i crateri sommitali. Si sale con la cabinovia fino a 2500 metri. Tramite tour organizzati, si percorre il tratto di strada in jeep. Si arriva a 2900 metri. Gli escursionisti esperti percorrono il sentiero a piedi, ma noi vi consigliamo di rivolgervi agli esperti.

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