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TRAPANI – Un prete 76enne della provincia di Trapani è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale su un minore originario del Gambia, nonché per avergli offerto denaro o un posto di lavoro in cambio di rapporti intimi. Il processo inizierà il 2 ottobre. A chiedere il rinvio a giudizio è stata la Procura distrettuale di Palermo, che ha competenza 'funzionale' per alcune particolari ipotesi di violenza sessuale e istigazione alla prostituzione.

Secondo l’accusa, il religioso avrebbe adescato il ragazzo, ospite di un centro di accoglienza mentre il giovane camminava sul ciglio della strada. Con la scusa di un passaggio, lo avrebbe fatto salire in auto e poi con un "gesto repentino" gli avrebbe palpeggiato i genitali. Subito dopo gli avrebbe detto che poteva dargli denaro o fargli avere un posto di lavoro in cambio di altre prestazioni sessuali.

Il giovane, però, ha denunciato tutto. Il sacerdote, per circa 40 anni, fino all’estate 2016 durante la quale fu indagato per possesso di materiale pedo-pornografico, è stato parroco in un'importante chiesa della provincia. Per il procedimento avviato due anni fa la Procura di Palermo ha chiesto l’archiviazione, ma ancora si attende la decisione del Gip.