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Tumori, difficilissimo intervento eseguito in Sicilia, segnatamente all'ospedale Giglio di Cefalù, in provincia di Palermo. Nel paziente, un 58enne di origine siciliane ma residente da oltre 40 anni nel Milanese, i sanitari hanno verificato la presenza di un rene a forma di ferro di cavallo, un tumore e una cisti sul rene sinistro e un aneurisma dell'aorta addominale infiammatoria posta nel punto di contatto tra i due reni – che disegnavano appunto un ferro di cavallo – oltre ad anomalie vascolari renali multiple.

"In una casistica di 50 mila interventi chirurgici eseguiti nella mia carriera – fa notare il professore Patrizio Rigatti, tra i padri dell'urologia italiana – questo è il primo caso di un paziente con più malformazioni in concomitanza in un solo organo". "È stato pertanto necessario – ha aggiunto professore Pierfrancesco Veroux, chirurgo vascolare – pianificare una strategia preoperatoria molto precisa, per risolvere le patologie riscontrate e mirare al mantenimento della funzionalità renale. L'eccezionalità dell'intervento sta infatti nella strategia conservativa".

L'intervento è stato eseguito in due fasi successive. Nella prima parte, gli urologi hanno effettuato una resezione parziale del rene contenente la neoformazione e successivamente hanno separato i due reni permettendo così all'equipe vascolare di poter accedere al sottostante aneurisma, la cui parte più dilatata era estesa sino alle arterie iliache.

Il paziente non dovrà andare in dialisi: entrambi i reni, divisi chirurgicamente, sono stati salvaguardati. L'uomo è stato dimesso in ottime condizioni dopo pochi giorni di degenza. Il direttore sanitario Giuseppe Ferrara si è detto soddisfatto per i risultati clinici raggiunti dall'ospedale di Cefalù sottolineando "l'alta professionalità dei chirurghi che operano al Giglio".