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Con la rimodulazione della rete ospedaliera, fatta senza criteri, si perderà la qualità delle cure

LE OO.SS. MEDICHE ESPRIMONO GRANDE PREOCCUPAZIONE
PER L’ARNAS GARIBALDI DI CATANIA

Un riordino “scellerato” presentato in tutta segretezza a giochi già fatti

 

Le sigle sindacali mediche dell’Arnas Garibaldi (Anaao Assomed, Cimo, Cgil, Cisl, Fassid e Uil), venute a conoscenza per mezzo stampa della nuova rete ospedaliera della regione Sicilia, esprimono grande preoccupazione sulle gravi ricadute che, una volta che questa fosse applicata nei fatti, ne deriverebbero sia sui livelli dell'assistenza che sui livelli occupazionali.

 

La scellerata politica dei tagli lineari ha colpito ancora: dimostrando ancora una volta la propria incompetenza a prendere decisioni indipendenti, la politica siciliana ha scelto di obbedire ciecamente al governo nazionale che, sulla base di un’interpretazione draconiana al punto da apparire punitiva della legge 70, ha falcidiato la sanità pubblica senza prestare la minima attenzione al merito.

Il piano di rimodulazione presentato in tutta segretezza l’8 settembre scorso ai direttori generali, stilato senza il minimo rispetto dei principi della concertazione politica e sindacale, senza aver sentito in merito le parti sociali si abbatte come una scure sui diritti dei cittadini.

 

I sindacati si sono sempre battuti per un riordino della rete che portasse a una reale razionalizzazione dell’offerta ospedaliera, che non prevedesse licenziamenti ma un’organizzazione virtuosa per garantire al cittadino, in qualsiasi parte della Sicilia e sempre partendo dal merito e dall’esperienza delle varie strutture coinvolte, il diritto alla tutela della propria salute.

 

Risultano incomprensibili le soppressioni o i declassamenti di unità operative che rappresentano l’eccellenza per le cure o la diagnosi che riguardano migliaia di cittadini che provengono da buona parte della Sicilia.

 

Da domani la popolazione sappia che non potrà usufruire della stessa qualità delle cure non per colpa dei medici ma di burocrati che di medicina non sanno nulla.

 

Per questo motivo ci sentiamo la responsabilità di dovere avvisare la popolazione con tutti i mezzi necessari.