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Esercizio provvisorio ancora in bilico al palazzo dell'ARS, in quanto ancora non ci sono margine di visione reale e dove è stato stabilito una sessione chiara per poter parlare e stilare un programmare delle discussioni. Ma di questo ancora non si tratta perchè di carte ancora non c'è niente e si attende che arrivi l'esercizio provvisorio per metterlo agli atti e se tutto va bene si potrebbe il 27 poterlo esaminare e tra il 28 e il 29 ritornare in aula per chiarire e discutere dei punti in questione, anche con la sola norma dei precari. Un vero e proprio giallo proprio perchè si pensava che tutto fosse risolto oggi con l'arrivo degli atti, ma purtroppo i dubbi aumentano di ora in ora, andando ad impattare in una situazione dubbiosa e di incertezza sulla reale realizzazione dell'esercizio. Qualche deputato ha fatto presente a qualche collega le difficoltà legate alla scelta di insistere per un bilancio “in dodicesimi”. Difficoltà che sarebbero riversate soprattutto sui precari degli enti locali. La proroga dei contratti – hanno spiegato i tecnici del Bilancio – è possibile solo in funzione di una stabilizzazione entro il 2018. Ma come sarebbe possibile prevedere una norma di quel tipo, senza un bilancio pluriennale? Il rischio, insomma, è che il Consiglio dei Ministri possa bocciare questa norma di proroga.

Così facendo  si possono incontrare anche dei malumori da parte degli elettori e in questo casi dei precari, che non gradirebbero tale situazione e potrebbero farsi valere negativamente durante il consenso elettorale. Rischio che verrà valutato attentamente da parte politica, in aggiunta al fascicolo dell'allegato 1 che comprende i contributi per Esa,Istituto zooprofilattico,riserve e fattori che mettono a rischio l'approvazione di tali documenti. A questo si aggiunge il buon senso del presidente Ardizzone che afferma  "Il bilancio non si fa riempiendo le caselle vuote con questo o quel numero. Per chiuderlo a scatola chiusa si è usato l'escamotage dei precari, è ovvio che vanno stabilizzati ma si doveva fare quattro anni fa. E vanno salvati tutti, non si possono licenziare, non si può fare macelleria sociale. La finanziaria è una cosa seria, non potevo consentire l'approvazione di un bilancio in 2-3 giorni". – Verrà fatto un altro tentativo in serata, ma a questo si aggiunge la poca  presenza in aula dei deputati che ancora rimangono lontani dal palazzo per vari motivi, tra cui le motivazioni si sfiducia verso il governo e situazioni interne che ormai non fanno testo a giudizi personali, nonostante ci sia realmente bisogno di far quadrato attorno ad una problema reale e cercare di evitare o per meglio dire chiudere  l'ennesima "pagliacciata" che annualmente il popolo siciliano e non…. assiste !

Antonio David