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http://www.lib.uiowa.edu/hardin/md/dermnet/chickenpox#.htmlLa varicella è una malattia esantematica, ossia una malattia infettiva caratterizzata dalla comparsa di eruzioni cutanee, molto comune nei bambini, causata dal virus varicella-zoster (VZV), più frequente verso fine inverno-inizio primavera.

TRASMISSIONE: Si tratta di una malattia contagiosa che si trasmette molto rapidamente. Latrasmissione avviene o per contatto con il liquido che fuoriesce dalle papule ulcerate dell’ammalato, o per contatto con minuscole particelle di saliva, contenenti il virus, provenienti dalle ulcerazioni delle mucose respiratorie, immesse nell’aria dal contagiato con starnuti o colpi di tosse.

Un individuo infetto è contagioso per un lasso temporale che va da 2 giorni prima della comparsa delle ulcere cutanee, fino a quando tutte le ulcere non si saranno ricoperte di croste. L’infezione dura in media circa 10 giorni, mentre l’incubazione della malattia (tempo intercorso tra il momento dell’infezione e la comparsa dei sintomi) può variare tra 10 giorni e poco meno di un mese. Solitamente è di due settimane.

VARICELLA 1

SINTOMI: Il decorso della malattia può essere suddiviso in due fasi: una prima fase, che non sempre si manifesta o si riconosce (fase prodromica), con sintomi vaghi e generali, ed una seconda fase, caratterizzata dalla comparsa delle classiche vescicole. Nella fase prodomica, la malattia può esordire con leggera febbre, lieve mal di testa e malessere generale per circa 1- 2 giorni. Ciò si verifica in modo più severo negli adulti, mentre nei bimbi sotto i 10 anni spesso passa inosservata. La fase esantematica, invece, prevede la comparsa dell’esantema sotto forma di vescicole, che compaiono ad ondate successive. Ognuna di esse subisce un’evoluzione caratteristica in un arco di tempo che va da alcune ore a qualche giorno, quindi nei giorni centrali sono presenti vescicole diverse tra loro: macchie rosse in rilievo (macule), macchie in rilievo (papule), rilievi pieni di liquido (vescicole), croste. Questa fase è spesso accompagnata da febbre compresa tra i 37.8 e i 39.4 °C). Le lesioni compaiono di norma su tronco, viso e cuoio capelluto, per poi espandersi a tutto il corpo; in alcuni soggetti possono comparire anche in bocca, pene ed in vagina. L’esantema provoca un forte prurito e la quantità di vescicole può variare da poche unità fino a circa 2000. Tra gli altri sintomi: astenia, mal di testa.

VARICELLA VACCINODIAGNOSI L’ esame diretto del medicopermette generalmente di porre diagnosi di Varicella. L’isolamento del virus o la ricerca degli anticorpi nel sangue sono raramente necessari.

CURA: La varicella richiede di solito solo untrattamento sintomatico, basato sull’ applicazione di garze umide sulla superficie cutanea per ridurre il prurito (il grattamento delle lesioni può lasciare cicatrici permanenti ), la somministrazione di analgesici e antipiretici (paracetamolo, FANS) per controllare il dolore e la temperatura corporea e l’assunzione di antistaminici per il prurito. Nei soggetti a rischio (adulti, persone immunodepresse) possono essere usati farmaci antivirali (acyclovir, famciclovir e simili).

VACCINAZIONE: Ormai da qualche anno, è disponibile un efficace vaccino antivaricella, che garantisce l’immunità nel 90% dei bambini a cui viene somministrato. In ogni caso, qualora risultasse insufficiente per prevenire la comparsa della malattia, questa si manifesterà comunque in una forma più attenuata. Il vaccino, se somministrato entro 72 ore dal contagio o al massimo entro 5 giorni, può proteggere o rendere la malattia più leggera. La vaccinazione, non obbligatoria, è consigliata per gli adulti e gli adolescenti che non hanno mai avuto la varicella, soprattutto in presenza di un elevato rischio di contrarla (personale sanitario, insegnanti, babysitter e donne in età fertile). Il vaccino è controindicato per gli individui immunodepressi, per le donne in gravidanza e per chiunque abbia avuto reazione anafilattica alla prima dose o a qualche componente di esso (neomicina, gelatina).

Caterina Lenti

Meteoweb