Continua ad aumentare il numero delle persone che lasciano la Sicilia e in particolare Palermo. Lo certifica l'Istat nell'ultimo rapporto "Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente". In rapporto al numero di residenti, le province da cui hanno origine i più rilevanti flussi in uscita di italiani sono quelle siciliane. In particolare Palermo dove si riscontrano tassi di emigratorietà tra il 2,7 e il 3,0 per mille abitanti. Sono sempre di più i laureati italiani con più di 25 anni di età che lasciano il paese (quasi 23 mila nel 2015, +13% sul 2014); l'emigrazione aumenta anche fra chi ha un titolo di studio medio-basso (52 mila, +9%).
Le principali mete di destinazione per gli emigrati sono Regno Unito (17,1%), Germania (16,9%), Svizzera (11,2%) e Francia (10,6%). Infine, tra le mete oltreoceaniche, ci si reca soprattutto negli Stati Uniti (quasi 4 mila) e in Brasile (3 mila), movimenti che interessano, nel 36% dei casi, italiani in possesso di laurea. Gli immigrati italiani con più di 24 anni sono 22 mila, quasi mille in più rispetto all'anno precedente. Di essi, oltre 7 mila posseggono la laurea (35%), circa 14 mila hanno un titolo di studio medio-basso (65%) e provengono prevalentemente da Germania, Svizzera e Brasile.
Dati gravissimi, ancora di più se correlati a quelli sul rischio povertà, altissimo in Sicilia.