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Via libera al cognome della madre per i figli nati nell'ambito del matrimonio. Questa la decisione della Consulta, che ha dichiarato incostituzionale l'automatica attribuzione del cognome paterno (attualmente prevista dall'attuale sistema normativo), se i genitori intendono fare una scelta diversa. «La Corte costituzionale», spiega una nota della Consulta, «ha accolto oggi la questione di legittimità costituzionale sollevata dalla Corte di appello di Genova sul cognome del figlio. La Corte ha dichiarato l’illegittimità della norma che prevede l’automatica attribuzione del cognome paterno al figlio legittimo, in presenza di una diversa volontà dei genitori».

In particolare, il caso riguarda un bimbo nato nel 2012, con cittadinanza italiana e brasiliana, che è stato identificato con nomi diversi nei due stati. Adesso bisogna attendere il deposito della sentenza, per apprendere le motivazioni della Corte. Già nel 2016 era stato affrontato un caso simile: la Corte, in quella occasione, dichiarò inammissibile la questione, sottolineando che spettava al legislatore trovare la strada risolutiva. Una legge, tuttavia, non è mai stata varata. La Corte d'appello di Genova ha sollevato nuovamente la questione di legittimità.