Dalle Ande al Tibet, dai pendii svizzeri ai paesaggi vulcanici della Sicilia, esistono vigneti che sfidano la natura stessa. Tra questi, quello dell’Etna è l’unico italiano inserito tra i più straordinari al mondo, dove la vite cresce sulla lava e racconta la storia millenaria di un territorio unico.
In Sicilia il vigneto che cresce sul fuoco
Nel mondo ci sono vigneti “impossibili”, coltivati in condizioni che sembrano negare ogni possibilità di vita: ad altitudini vertiginose, su terreni aridi o lungo scogliere scoscese. Eppure da questi terreni nascono vini straordinari, capaci di raccontare la forza del luogo e la resilienza dell’uomo. A raccontarli è TgCom24, che ha selezionato dieci vigneti “impossibili e bellissimi”, un viaggio tra ghiaccio, fuoco e mare.
Nella lista dei vigneti più suggestivi spicca quello dell’Etna, simbolo della Sicilia del vino. Qui la vite affonda le radici nella terra nera e fertile del vulcano attivo più alto d’Europa. Gli antichi Greci e Romani avevano già intuito la straordinaria ricchezza di questo suolo, piantando le prime barbatelle sui suoi versanti. Oggi la tradizione continua, con una viticoltura eroica che si sviluppa su quattro versanti, ognuno con caratteristiche uniche.
Sul versante nord si trovano i vigneti più antichi, mentre quello est, affacciato sul mare, dà origine a vini complessi e aromatici. Il risultato è un mosaico di terroir che regala espressioni diverse di un’unica, potente identità: quella dell’Etna.
Dai ghiacci del Tibet ai deserti vulcanici di Lanzarote
Il viaggio tra i vigneti estremi parte dal Tibet, dove nella contea di Qüxü, a 3.563 metri sul livello del mare, si trova il vigneto più alto del mondo: il “Pure Land & Super-High Altitude Vineyard”. Qui si producono varietà come Vidal e Moscato, ma anche l’Icewine locale Bein Bing Hong, ottenuto da uve congelate naturalmente sulla vite.
Dall’altra parte del mondo, sull’isola di Lanzarote nelle Canarie, la natura ribolle: nel paesaggio lunare di La Geria, le viti crescono in piccole conche scavate nella cenere vulcanica. Le radici catturano l’umidità notturna, producendo un vino passito dolce e liquoroso, figlio del fuoco.
Tra le terrazze del Douro e le vigne verticali delle Cinque Terre
In Portogallo, la Valle del Douro offre un colpo d’occhio spettacolare con le sue terrazze a picco sul fiume. È una delle aree vitivinicole più antiche al mondo e Patrimonio UNESCO, celebre per il vino Porto, esportato in tutto il pianeta.
In Italia, un altro paesaggio scolpito dall’uomo è quello delle Cinque Terre. Qui, tra i muretti a secco e i ripidi pendii che scendono verso il mare, la coltivazione è ancora manuale. I vitigni Bosco, Albarola e Vermentino danno vita al Cinque Terre Bianco DOC e allo Sciacchetrà, un passito pregiato e complesso.
L’Europa tra spiritualità e tradizione
In Val d’Aosta, nei comuni di Morgex e La Salle, crescono i vigneti più alti d’Europa. Le pergole basse proteggono le viti dal vento e dal gelo, mentre il terreno sassoso trattiene il calore. Da qui nasce il Blanc de Morgex et de La Salle, simbolo di una viticoltura di montagna che unisce forza e delicatezza.
Più a nord, in Alto Adige, l’Abbazia di Novacella unisce fede e agricoltura. I frati agostiniani curano i vigneti a 600 metri di altitudine, dove prosperano Kerner, Sylvaner e Grüner Veltliner. Le cantine medievali raccontano una storia secolare di dedizione e sapienza.
E in Svizzera, le Terrazze di Lavaux scendono verso il Lago Lemano: un patrimonio UNESCO che incanta con il suo paesaggio ordinato, dove nasce lo Chasselas, vino simbolo del Cantone di Vaud.
Dalle Ande all’America: quando il vino sale in quota
In Argentina, nella Valle dell’Alto Uco ai piedi delle Ande, le vigne si arrampicano fino a 1500 metri. I vini qui prodotti hanno una struttura robusta e aromi intensi di frutti di bosco e spezie, con una nota minerale data dall’altitudine.
Infine, negli Stati Uniti, la Napa Valley rappresenta la potenza e l’eleganza del vino californiano. Tra colline e foreste, si distinguono i vigneti di Black Sears e Promontory, dove natura e innovazione convivono in equilibrio perfetto.
Un filo che unisce mondi lontani
Dal gelo del Tibet al calore dell’Etna, ogni vigneto estremo racconta una storia di resistenza e bellezza. Ma è proprio la Sicilia, con la sua terra di fuoco, a ricordare che il vino nasce sempre da una sfida: quella tra l’uomo e la natura, vinta ogni giorno con passione, tecnica e rispetto. Foto: Depositphotos.com.
