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01PALERMO (di Silvio D’Auria) –  Provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 23enne e un 38enne per “tentata estorsione, aggravata dall’aver agito con modalità mafiose”. Vittime delle azioni estorsive, padre e figlio, gestori di un locale nella zona periferica est del capoluogo siciliano

Hanno raccontato ai poliziotti che, in due circostanze, il regolare svolgimento di spettacoli musicali e di intrattenimento è stato “turbato” da  “incursioni avvenute in puro stile mafioso”. A completare le violenze e minacce, un ultimo episodio, attraverso il quale i malviventi hanno disvelato la loro reale intenzione: acquisire la gestione della “sicurezza del locale”, molto frequentato durante l’estate. Un gruppo di malviventi, infatti, hanno avvicinato il figlio del gestore mentre si trovava in un bar di Bagheria.

La disponibilità richiesta al giovane, da uno dei malviventi, di festeggiare una serata di addio al celibato proprio nel locale si è subito rivelata un ovvio pretesto. Due dei malviventi, in passato buttafuori in un locale del bagherese e riconosciuti dalla vittima quali partecipanti alle aggressioni subite, hanno minacciato il ragazzo, evocando  passate violenze, se non avesse concesso loro la gestione della “sicurezza del pub”, appunto. Dopo questo ennesimo episodio, la denuncia delle vittime ha dato il via alle indagini.

Gli agenti di P.S. hanno collegato i vari  episodi, ricostruendo così il quadro d’insieme di un’unica vicenda estorsiva, manifestatasi con “modalità tipicamente mafiose atta ad imporre un servizio od a sottrarre un’attività economica”. I due sono stati tratti in arresto, le indagini sono in corso per risalire all’identità degli altri partecipanti alle aggressioni.