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Il virus Zika continua ad essere sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo: la paura più grande è legata al rischio "microcefalia" nei neonati, perché la prima conseguenza del contagio su una donna incinta sarebbe proprio quello di veder nascere un bimbo affetto da questo problema. Se fino adesso il contagio aveva interessato soltanto dei Paesi distanti dall'Europa, adesso l'allarme potrebbe scattare anche nel Vecchio Continente, con l'avvicinarsi dell'estate.

Il dottor Roberto Bertollini dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto mercoledì il punto della situazione relativamente all'Europa, spiegando i reali rischi:

Questa è una delle molte malattie che non conosciamo e non abbiamo un vaccino. Fino a pochi mesi fa il rischio era confinato alla Polinesia Francese. Ma ora la situazione è molto più grave, anche perché non c'è un impulso da parte dell'opinione pubblica o dei governi per sviluppare dei vaccini.

A preoccupare di più, però, è l'avvicinarsi dell'estate: lo scenario peggiore sarebbe quello che vede l'arrivo delle zanzare in Europa. La soluzione è isolare le aree dove si possono verificare epidemia, eliminare le zanzare e controllare l'infezione. Secondo quanto dichiarato da Bertollini, è possibile rilevare e controllare i focolai rapidamente.