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Aveva intenzione di salire su un volo Ryanair Manchester-Bergamo portando con sé una bomba artigianale. Fortunatamente il suo piano naufragò. Nadeem Muhammad, pakistano di 43 anni con passaporto italiano, venne fermato allo scalo britannico: perquisito, interrogato e schedato, venne poi rilasciato per una sua presunta non pericolosità. Era il 30 gennaio e qualche giorno dopo (il 5 febbraio) lui a Orio al Serio ci arrivò comunque, ma stavolta senza ordigno.

L’8 febbraio il dispositivo è stato nuovamente esaminato e venne fuori che era una bomba. Gli artificieri lo hanno definito un "ordigno esplosivo improvvisato grezzo ma potenzialmente letale" e Muhammad è stato arrestato nel Regno Unito il 12 febbraio. In particolare il dispositivo aveva mostrato tre batterie con dei fili collegati all’evidenziatore, che conteneva anche della polvere esplosiva. L’ordigno era nascosto nella fodera della valigia.

L'altro ieri l'uomo è comparso in tribunale a Manchester per il processo, come riporta la stampa britannica. All’epoca l’uomo aveva negato di saperne qualcosa: "Non so chi l'abbia messo nella mia valigia, forse mia moglie", avrebbe detto agli addetti alla sicurezza aeroportuali. Nadeem è attualmente in stato di fermo. Per l'accusa non ci sarebbero dubbi: voleva salire sull’aereo con l’intenzione di far denotare l’esplosivo. "L’unico motivo per cui avrebbe cercato di portare quel dispositivo sull’aereo era farlo esplodere sul Boeing 737 mettendo in pericolo la vita dei passeggeri a bordo e causando danni all’aereo stesso", ha detto il procuratore Jonathan Sandiford.