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Webuild inaugura un nuovo ponte sospeso in Romania: “Ora pronti per quello record sullo Stretto”

Webuild inaugura il Ponte di Braila in Romania, secondo ponte sospeso più lungo dell’Europa Continentale, l’AD Pietro Salini: “Successo italiano per l’opera sul Danubio, modello per tipologia e imprese costruttrici del ponte che sarà realizzato sullo Stretto di Messina“.

Webuild: “Pronti per ponte record sullo Stretto di Messina”

Le due sponde del Danubio nel Sud-Est della Romania sono adesso più vicine, con il ponte più lungo del Paese con i suoi 1.975 metri complessivi e il secondo sospeso più lungo dell’Europa continentale, con campata centrale di 1.120 metri.

L’opera, realizzata da un consorzio internazionale guidato da Webuild, è stata inaugurata il 6 luglio. Presenti il Presidente della Romania Klaus Iohannis, la Commissaria europea per i Trasporti Adina-Ioana Vălean, il Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Tullio Ferrante, accompagnato dall’Ambasciatore italiano a Bucarest Alfredo Durante Mangoni, e l’Amministratore Delegato di Webuild Pietro Salini.

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“Siamo oggi orgogliosi di tagliare il nastro di un’altra opera, il Ponte di Braila, che migliorerà e semplificherà la quotidianità di tante persone ed imprese della regione, avvicinandole e creando valore”, ha detto Salini. “Sempre insieme a IHI, dopo la sfida tecnologica di Braila, siamo pronti a realizzare, sempre a campata unica, il Ponte record sullo Stretto di Messina, mettendo al servizio del Paese i successi che l’ingegneria italiana ottiene nel mondo“.

“Braila rappresenta, per la lunghezza della sua campata centrale, un modello in scala 1:3 del Ponte che unirà finalmente Sicilia e Calabria. Progetti che sono prima di tutto sogni che oggi il nostro Gruppo ha l’onore di rendere concreti”, ha concluso Salini.

L’importanza del progetto

Commissionato da CNAIR – Compania Nationala de Administrare a Infrastructurii Rutiere per il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture rumeno, il progetto è stato finanziato dal programma europeo Operational Programme for Large Infrastructure (POIM). L’opera si configura come un volano di sviluppo per l’economia dei distretti sud-orientali della Romania e contribuirà al consolidamento della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), volta al rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione.

Con il ponte si apre una nuova via di transito destinata a cambiare profondamente la mobilità dell’intera regione, passando da 45 minuti necessari finora per passare da una sponda all’altra a 2 minuti dopo l’inaugurazione, per 7mila veicoli al giorno. All’opera hanno lavorato oltre 1.350 persone e una filiera di 100 fornitori diretti: ha una larghezza di 31,7 metri e due torri alte 192,4 metri e presenta 4 corsie di marcia, con corsie di emergenza e piste ciclabili e pedonali.

Il ponte presenta un impalcato sospeso sulle acque del Danubio a circa 40 metri di altezza, permettendo quindi il passaggio delle navi oceaniche di medie dimensioni, ed è retto da due cavi portanti generati dall’intreccio di oltre 18.000 fili di acciaio. I cavi hanno un peso complessivo di 6.775 tonnellate e una lunghezza complessiva di 38.000 chilometri, poco meno della circonferenza della Terra.; sono ancorati a due torri in cemento armato che raggiungono un’altezza massima di 192,4 metri sul livello del mare.

Il suo impalcato si compone di 86 segmenti, di peso medio pari a 260 tonnellate ciascuno, realizzati nella vicina fabbrica di Braila dell’italiana Fincantieri. Per la sua realizzazione, sono state impiegate 21.000 tonnellate di acciaio e circa 12.000 metri cubi di calcestruzzo armato. Per le fondazioni, sono stati invece utilizzati pali di 1,8 metri di diametro fissati a una profondità massima di 45 metri.

Il Ponte di Braila è testato per resistere a venti fino a 270 chilometri orari e a fenomeni sismici di forte intensità. È frutto della collaborazione con IHI, la società giapponese che ha realizzato anche il Ponte sullo Stretto di Akashi in Giappone, il secondo ponte sospeso più lungo al mondo, e che è parte del Consorzio Eurolink, guidato da Webuild, che realizzerà il Ponte sullo Stretto di Messina.

Foto FB Webuild.

Redazione