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Il World Pasta Day compie 25 anni. Dal 1998 ad oggi, la pasta ha vinto la sua sfida globale, su più fronti. I pastai italiani di Unione Italiana Food celebrano questo traguardo in un viaggio tra modelli di consumo e tendenze di ieri, di oggi e di domani, in Italia come nel mondo. L’iniziativa dell’Accademia Siciliana della Pasta.

Italia leader della pasta, 2,3 milioni di tonnellate esportate all’estero

Rispetto a 25 anni fa, il mondo mangia sempre più pasta italiana. Sono aumentati i Paesi destinatari (oggi quasi 200, +6,4%) ed è triplicata la quota export, passando da 740mila a 2,3 milioni di tonnellate (+210% in 25 anni e +4,5% sul 2021), rappresentando il 62,7% della produzione. Più della metà della pasta prodotta in Italia finisce all’estero. Germania, Regno Unito, Francia, Stati Uniti e Giappone si confermano i Paesi più ricettivi, acquistando complessivamente circa il 58% dell’export italiano di paste alimentari (2.187 milioni di euro). Tra i mercati emergenti registrano ottime performance anche Arabia Saudita (+51%), Polonia (+25%) e Canada (+20%).

I numeri degli “amanti della pasta”

Se i numeri consentono di poter affermare la leadership assoluta che il settore detiene a livello globale, è anche sui consumi nel nostro Paese che si gioca la partita: la mangiano praticamente tutti (99%) almeno una volta a settimana e oltre 1 italiano su 2 la porta in tavola ogni giorno, mentre 1 su 5 (19.2%) la consuma 4-5 volte a settimana. E in futuro questa tendenza aumenterà, sia in Italia che all’estero. Non solo la pasta sarà con noi, ma lo sarà ancor più di oggi: per oltre 3 italiani su 10 il suo consumo in Italia tenderà ad aumentare, per 4 su 10 ci sarà un ulteriore incremento anche all’estero. È quanto emerge dalla ricerca “Gli Italiani e il futuro della pasta”, realizzata nel mese di settembre 2023 dall’Istituto demoscopico AstraRicerche (interviste on line su un campione di 1004 italiani tra i 18 e i 50 anni) per indagare come sono cambiati i consumi di pasta, come gli italiani si immaginano la pasta del futuro, quali le tendenze e le sfide all’orizzonte.

#WORLDPASTADAY25: l’hashtag per celebrare la pasta (anche) sui social

Per la Giornata Mondiale della Pasta non poteva mancare il coinvolgimento dei social: usando l’hashtag ufficiale #WorldPastaDay25 e menzionando gli account social di WeLovePasta.it (FB / TW / IG) food lover, giornalisti, chef e blogger di tutto il mondo saranno invitati a celebrare le nozze d’argento del World Pasta Day cucinando il loro piatto di pasta del cuore: tradizionale, innovativo, rivisitato o ispirato al futuro, il protagonista resta l’amore universale per la pasta.

corso assaggiatori di pasta

Inoltre oggi, mercoledì 25 ottobre, dalle ore 11 alle 13, sul canale Twitter di WE LOVE PASTA (@welovepasta_it) e sul canale Twitter di IPO (@Int_Pasta_Org) sarà possibile prendere parte al live tweeting dedicato al World Pasta Day: si parlerà di pasta, passato e futuro del gusto, tra curiosità e nuove tendenze. L’anno scorso oltre 300 milioni di persone in tutto il mondo hanno condiviso l’hashtag #WorldPastaDay su Twitter e sono stati pubblicati oltre 40mila contenuti sui social ispirati alla pasta. Giunto alla 25esima edizione, il World Pasta Day è promosso da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation.

World Pasta Day in Sicilia: l’iniziativa dell’Accademia Siciliana della Pasta

Come ogni anno, l’ Accademia Siciliana della Pasta, il 25 ottobre ( ma non solo) si impegna a divulgare ed a sostenere il più importante prodotto della tavola degli italiani. Per farlo ha deciso di organizzare  un incontro importante, vista la presenza dell’Assessore Regionale Siciliano dell’Agricoltura e dell’Assessore Regionale Siciliano delle Attività Produttive in occasione del quale si parlerà di quello che è e di quello che sarà la pasta all’interno del comparto dell’agricoltura siciliana, dell’internazionalizzazione del prodotto e delle nuove prospettive per uno sviluppo dell’industria della pasta.

L’incontro si svolgerà a Palermo a Villa Airoldi ( piazza Leoni, 9) alle 17.00. Sarà l’occasione per discutere  di storia e di grani, di certificazioni, e di come è cambiato tutto il commercio ed il mercato del prodotto con l’obiettivo di  informare e di coinvolgere i consumatori perché anche essi diventino un volano per la giusta e sana alimentazione alla quale la pasta prodotta in  Sicilia offre un prezioso contributo in quanto  sinonimo di qualità  e sostegno per l’economia isolana.