Palermo

World Pasta Day 2023, a Palermo l’iniziativa dell’Accademia Siciliana della Pasta

Il World Pasta Day compie 25 anni. Dal 1998 ad oggi, la pasta ha vinto la sua sfida globale, su più fronti. I pastai italiani di Unione Italiana Food celebrano questo traguardo in un viaggio tra modelli di consumo e tendenze di ieri, di oggi e di domani, in Italia come nel mondo. L’iniziativa dell’Accademia Siciliana della Pasta.

Italia leader della pasta, 2,3 milioni di tonnellate esportate all’estero

Rispetto a 25 anni fa, il mondo mangia sempre più pasta italiana. Sono aumentati i Paesi destinatari (oggi quasi 200, +6,4%) ed è triplicata la quota export, passando da 740mila a 2,3 milioni di tonnellate (+210% in 25 anni e +4,5% sul 2021), rappresentando il 62,7% della produzione. Più della metà della pasta prodotta in Italia finisce all’estero. Germania, Regno Unito, Francia, Stati Uniti e Giappone si confermano i Paesi più ricettivi, acquistando complessivamente circa il 58% dell’export italiano di paste alimentari (2.187 milioni di euro). Tra i mercati emergenti registrano ottime performance anche Arabia Saudita (+51%), Polonia (+25%) e Canada (+20%).

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I numeri degli “amanti della pasta”

Se i numeri consentono di poter affermare la leadership assoluta che il settore detiene a livello globale, è anche sui consumi nel nostro Paese che si gioca la partita: la mangiano praticamente tutti (99%) almeno una volta a settimana e oltre 1 italiano su 2 la porta in tavola ogni giorno, mentre 1 su 5 (19.2%) la consuma 4-5 volte a settimana. E in futuro questa tendenza aumenterà, sia in Italia che all’estero. Non solo la pasta sarà con noi, ma lo sarà ancor più di oggi: per oltre 3 italiani su 10 il suo consumo in Italia tenderà ad aumentare, per 4 su 10 ci sarà un ulteriore incremento anche all’estero. È quanto emerge dalla ricerca “Gli Italiani e il futuro della pasta”, realizzata nel mese di settembre 2023 dall’Istituto demoscopico AstraRicerche (interviste on line su un campione di 1004 italiani tra i 18 e i 50 anni) per indagare come sono cambiati i consumi di pasta, come gli italiani si immaginano la pasta del futuro, quali le tendenze e le sfide all’orizzonte.

#WORLDPASTADAY25: l’hashtag per celebrare la pasta (anche) sui social

Per la Giornata Mondiale della Pasta non poteva mancare il coinvolgimento dei social: usando l’hashtag ufficiale #WorldPastaDay25 e menzionando gli account social di WeLovePasta.it (FB / TW / IG) food lover, giornalisti, chef e blogger di tutto il mondo saranno invitati a celebrare le nozze d’argento del World Pasta Day cucinando il loro piatto di pasta del cuore: tradizionale, innovativo, rivisitato o ispirato al futuro, il protagonista resta l’amore universale per la pasta.

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Inoltre oggi, mercoledì 25 ottobre, dalle ore 11 alle 13, sul canale Twitter di WE LOVE PASTA (@welovepasta_it) e sul canale Twitter di IPO (@Int_Pasta_Org) sarà possibile prendere parte al live tweeting dedicato al World Pasta Day: si parlerà di pasta, passato e futuro del gusto, tra curiosità e nuove tendenze. L’anno scorso oltre 300 milioni di persone in tutto il mondo hanno condiviso l’hashtag #WorldPastaDay su Twitter e sono stati pubblicati oltre 40mila contenuti sui social ispirati alla pasta. Giunto alla 25esima edizione, il World Pasta Day è promosso da Unione Italiana Food e International Pasta Organisation.

World Pasta Day in Sicilia: l’iniziativa dell’Accademia Siciliana della Pasta

Come ogni anno, l’ Accademia Siciliana della Pasta, il 25 ottobre ( ma non solo) si impegna a divulgare ed a sostenere il più importante prodotto della tavola degli italiani. Per farlo ha deciso di organizzare  un incontro importante, vista la presenza dell’Assessore Regionale Siciliano dell’Agricoltura e dell’Assessore Regionale Siciliano delle Attività Produttive in occasione del quale si parlerà di quello che è e di quello che sarà la pasta all’interno del comparto dell’agricoltura siciliana, dell’internazionalizzazione del prodotto e delle nuove prospettive per uno sviluppo dell’industria della pasta.

L’incontro si svolgerà a Palermo a Villa Airoldi ( piazza Leoni, 9) alle 17.00. Sarà l’occasione per discutere  di storia e di grani, di certificazioni, e di come è cambiato tutto il commercio ed il mercato del prodotto con l’obiettivo di  informare e di coinvolgere i consumatori perché anche essi diventino un volano per la giusta e sana alimentazione alla quale la pasta prodotta in  Sicilia offre un prezioso contributo in quanto  sinonimo di qualità  e sostegno per l’economia isolana.

 

Manuela Zanni