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Il Cga, il Consiglio di giustizia amministrativa, ha accolto il ricorso presentato dal Comune e dall'Amat contro la decisione del Tar che aveva congelato l'istituzione delle zone a traffico limitato. La camera di consiglio era composta dal presidente Claudio Zucchelli e dai consiglieri Carlo Modica de Mohac, Alessandro Corbino, Giuseppe Barone e Hadrian Simonetti.

Lo scorso 6 aprile il Tar aveva accolto il ricorso avanzato da un gruppo di cittadini e associazioni "congelando" le Ztl. I giudici Giovanni Tulumello, Aurora Lento e Lucia Maria Brancatelli avevano nella definito "illogico" il provvedimento e detto sì alla richiesta di sospensiva (rinviando la decisione sul merito a novembre), ritenendo la Ztl "troppo ampia" e contestando anche la scelta di richiedere il pagamento di un corrispettivo economico.

"Si possono curare le esigenze di controllo della circolazione e di tutela ambientale con misure limitative della circolazione prive di carattere oneroso", così avevano scritto i giudici del Tar, secondo cui "non appaiono garantiti dal provvedimento impugnato che in argomento appare contraddittorio ed illogico, nella parte in cui, pur giustificando l'esercizio del potere con finalità di tutela ambientale, privilegia tuttavia il disincentivo di natura economica. La domanda di sospensione appare legittima in quanto l'utenza non può subire una ingiustificata compressione del proprio diritto alla mobilità". Il Tar aveva anche definito insussistenti le "misure di potenziamento del trasporto pubblico tali da compensare il prevedibile aumento del fabbisogno di ricorso a mezzi alternativi di spostamento".

Dopo la sospensiva il Comune ha ripiegato su un vecchio provvedimento – le targhe alterne – preparando contestualmente il ricorso al Cga, presentato assieme all'Amat. Nelle memorie consegnate ai giudici amministrativi di secondo grado, Palazzo delle Aquile ha messo nero su bianco che la Ztl di Palermo è più piccola di quelle di altre città italiane. E che, malgrado provvedimenti a costo zero (pedonalizzazioni, piste ciclabili, corsie preferenziali) i livelli d'inquinamento non sono scesi. Ecco perché bisogna intervenire con provvedimenti onerosi. 

L'introduzione della Ztl, tuttavia, è stata "bollata" da più parti come una tassa occulta per raddrizzare i conti dell'Amat dopo l'entrata in esercizio del tram a inizio anno. Tesi questa respinta dall'Amat nella memoria difensiva presentata al Cga: "Il pagamento per l'accesso alle zone a traffico limitato non ha natura di tributo e neppure di prestazione patrimoniale imposta, ma costituisce una sorta di corrispettivo per l’utilizzazione particolare della strada", hanno scritto i legali dell'azienda di trasporto pubblico. E inoltre, secondo l'Amat, "il corrispettivo della utilizzazione della strada (Ztl) costituisce una delle voci con le quali l’Amat viene compensata per i tanti servizi che svolge". 

Conseguenze della decisione del Cga? Palazzo delle Aquile potrà far ripartire le Ztl in città.