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Arriva l'intesa per Almaviva. Finalmente è stato siglato un accordo al ministero per lo Sviluppo economico per le sedi di Roma, Napoli e Palermo. In sostanza, vengono salvaguardati i 3.000 lavoratori che rientravano nel piano di esuberi dell'azienda e che sarebbero stati licenziati a partire dal 4 giugno. L'accordo dovrebbe prevedere sei mesi di contratti di solidarietà e 12 messi di cassa integrazione straordinaria in continuità e con garanzia economica sottoscritta dai rappresentanti delle istituzioni sia nazionali che territoriali.

Stop, dunque, ai licenziamenti e ammortizzatori sociali per 18 mesi con riduzione progressiva della solidarietà. Ancora, verifica mensile della situazione produttiva e occupazionale dell'azienda in sede istituzionale. Sono questi i punti principali dell'accordo sulla vertenza Almaviva, secondo quanto riporta una nota di Almaviva Contact che sottolinea "l'impegno decisivo del Governo per l'intesa. Una sfida condivisa con Governo e sindacati per riportare lavoro e produttività nelle sedi di Roma, Napoli e Palermo".

Dopo l'accordo le rsu Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Telecomunicazioni Almaviva Contact hanno revocato lo sciopero previsto per oggi. La conferma dell'accordo arriva anche da un tweet del viceministro Teresa Bellanova, che scrive: "lo avevo detto dalla prima trattativa che non avremmo lasciato sole 3.000 persone. Salvi i posti di lavoro. Accordo siglato".

A Palermo un centinaio di lavoratori ha trascorso parte della notte davanti a palazzo delle Aquile. Un sit-in in attesa di notizie dal vertice romano. Notizie positive arrivate in mattinata. "Stanotte chiusa con un accordo la procedura di licenziamento per Almaviva. Adesso bisogna continuare a lavorare uniti per dare un futuro migliore ai call-center", scrive in un tweet il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, commentando l'accordo raggiunto al ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza Almaviva.