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No al confronto tra Veronica Panarello e il suocero: il Gip di Ragusa rigetta per la seconda volta l'istanza presentata dal legale della 27enne che chiedeva di poter affrontare in un faccia a faccia Andrea Stival. La donna, in carcere con l’accusa dell’omicidio premeditato del figlio di 8 anni, è ritenuta dai magistrati l’unica e sola colpevole del delitto, benché lei abbia chiamato in correità il padre di suo marito, il quale sembrerebbe totalmente estraneo al delitto.

La Panarello chiede da mesi ai magistrati la possibilità di affrontare a quattr’occhi il suocero, convinta di poterlo far vacillare incalzandolo, ma gli inquirenti sarebbero convinti dell’inutilità, ai fini delle indagini e del processo, di un confronto all’americana tra suocero e nuora. Andrea Stival tuttavia si è sempre detto disponibile anche al colloquio da lei richiesto e di non avere niente da temere perché certo della sua estraneità.

A darne conferma è il settimanale "Giallo". Andrea Stival è stato indagato dalla magistratura inquirente, ma solo come atto dovuto. Forte di un alibi di ferro – la mattina del delitto era insieme alla sua compagna – anche a seguito degli ultimi e ulteriori accertamenti sarebbe risultato estraneo all’omicidio.