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PALERMO – I furti in casa sono sempre di più. Secondo il Censis, nell'ultimo decennio si è registrato un incremento della criminalità in tutta Italia, in particolare dei furti in appartamento. E i palermitani lo sanno bene. Stando ai dati dell'ultima ricerca effettuata dall'Osservatorio di Sara Assicurazioni, più di un palermitano su due teme un'intrusione nella propria casa durante la notte, che possa provocare un furto (50%) o un'aggressione (74%).

La minaccia che i palermitani temono di più a seguito di un'intrusione in casa non è tanto il danno economico per la perdita di beni o oggetti preziosi (27%) o la perdita di beni affettivi (50%), quanto giustamente il rischio di subire un'aggressione, che mette in allarme il 71% degli intervistati. Il dato curioso che emerge dalla ricerca è quanto l'era digitale abbia spostato l'interesse dei palermitani: contrariamente a quanto si può pensare, infatti, non sono più legati a beni materiali e affettivi, come poteva essere prima dell'arrivo della tecnologia. Se il furto di preziosi angoscia il 37% degli intervistati, per i palermitani è più sentito il furto di dispositivi tecnologici, come il cellulare o il pc (56%).

Come si difendono gli abitanti del capoluogo siciliano? Fortunatamente non con mezzi propri (il 4% ha dichiarato di volersi difendere da solo), ma principalmente rafforzando i dispositivi di sicurezza di porte e finestre (38%), o installando impianti d'allarme (27%). Il 6% crede che il sistema migliore sia stipulare una polizza che risarcisca i danni subiti, mentre il 7% ha deciso di affidarsi alla guardia di un cane. Ancora troppo pochi hanno tuttavia deciso di tutelarsi rispetto alla gravità della situazione: addirittura quasi la metà dei palermitani infatti (44%) ha ammesso di non aver provveduto ad adottare alcun metodo per proteggere la propria casa.