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01La Sagra della mostarda di ficodindia, giunta alla sua ventesima edizione, è da annoverare tra gli avvenimenti più attesi e partecipati a Gagliano Castelferrato. Anche quest’anno, nelle giornate di sabato 11 e domenica 12 ottobre, la ridente cittadina al centro della Sicilia si veste a festa pronta ad accogliere turisti e operatori del settore, vogliosi di assaggiare il prodotto principe della cultura culinaria gaglianese, e desiderosi di farsi sorprendere dalle bellezze paesaggistiche e artistiche del luogo.
Il ficodindia è il frutto che praticamente da sempre popola le campagne gaglianesi. Consumato come frutto, è diventato man mano oggetto di diversi processi di trasformazione, che hanno nella mostarda il prodotto tipico per eccellenza. Più recenti e non meno importanti, altri prodotti derivati che sarà possibile apprezzare all’interno dei numerosi stands distribuiti per le vie del paese nei due giorni della manifestazione. Stands che accoglieranno il meglio della produzione culinaria locale, con spazi dedicati anche ad altri prodotti, alla proposta culturale, con un contorno di musiche e balli tradizionali, tutto con l’incantevole sfondo del secondo panorama più bello d’Europa.
 
Gagliano Castelferrato, antica Galaria. fu fondata nel 1900 a.c. da MORGETE SICULO (re dei Sicani), e fu già abitata in epoca preistorica. Storia millenaria e densa di significativi avvenimenti storici, con momenti di autentico splendore in epoche diverse, come in quella romana come testimoniano Cicerone e Fazello.
La città è dominata dalla Rocca, l’antico e imponente castello unico nel suo genere e luogo di grande suggestione, la cui antica frequentazione è stata continuativa per molti secoli. Il castello è un raro esempio di fortezza rupestre ma con integrazioni murarie; si pensa infatti che le modificazioni rupestri siano le più antiche in quanto la rocca fu citata da Cicerone, ma è indubbio che il sito fosse già sfruttato nel periodo preistorico così come accertato dalla presenza di tombe rupestri. Da visitare la Chiesa madre che, con il suo tetto ligneo e il suo antico organo a canne, è stata riaperta al culto quest’anno a margine di un lungo intervento di restauro che l’ha riportata agli antichi splendori.
Imperdibile il panorama della cittadina, un autentico presepe che la rivista “Bellitalia” classificò al secondo posto tra i panorami più belli d’Europa.