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90.000 metri cubi di rifiuti nucleari italiani potrebbero finire in Sicilia: l'allarme è stato lanciato dal movimento SiAmo la Sicilia e dal suo presidente, Gabriele Urzì. Pare che la notizia non sia nuova, poiché già da qualche tempo circolano indiscrezioni in proposito e pare si susseguano voci su un possibile ruolo strategico dell'Isola

Ecco il comunicato diffuso da SiAmo la Sicilia

Vogliono trasformare la Sicilia in una "pattumiera" di scorie nucleari.
Gli esperti della Sogin ( la società di Stato responsabile della dismissione degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi), avrebbero individuato un’ex miniera di salgemma nei pressi dei comuni di Agira, Leonforte e Nissoria, nell’Ennese.
E presto ben 90 mila metri cubi di rifiuti nucleari italiani potrebbero arrivare presto in Sicilia
Con l'assenso dei Ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente. 
E' semplicemente assurdo. Se questa sciagurata scelta dovesse realizzarsi, promoveremo un’azione forte in Sicilia. Occorre ergere barricate contro i governi (Nazionale e Regionale) che usano la Sicilia come una pattumiera e che non solo non investono sul territorio impedendo di produrre, ma vogliono persino inquinare il nostro suolo e mettere a repentaglio la nostra salute. Le miniere, casomai, vanno usate per rilanciare l’economia siciliana, unitamente al Turismo e all'Agricoltura, non per contenere rifiuti.

E tutto cio' avviene mentre si registra un assordante silenzio della politica….latitante ed impegnata…in altri problemi.
Evidentemente per i nostri politici ed amministratori la salute dei Siciliani non è una priorità.