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Tra le vette silenziose dei Monti Sicani, dove le giornate scorrono lente e il tempo sembra essersi fermato, c’è un luogo dove vivere oltre i 90 anni sembra non essere l’eccezione, ma la regola. Caltabellotta, antico borgo in provincia di Agrigento, emerge oggi come uno degli hotspot di longevità più promettenti d’Europa, una sorta di laboratorio vivente in cui tradizioni, natura e relazioni sociali si intrecciano in un equilibrio straordinario. E un team di ricercatori ha acceso nuova luce su questo fenomeno.

Nuova Blue Zone? Lo studio cambia la mappa della longevità

Uno studio condotto da Alessandra Errigo, Giovanni Mario Pes, Calogero Caruso, Giulia Accardi, Anna Aiello, Giuseppina Candore e Sonya Vasto, pubblicato su Preprints.org, identifica Caltabellotta e l’area circostante dei Monti Sicani come una potenziale Blue Zone (BZ) emergente, ossia un’area geografica caratterizzata da una concentrazione eccezionalmente elevata di centenari e novantenni.

Lo studio è il risultato di quasi vent’anni di ricerche in Sicilia, culminati in un’indagine approfondita proprio a Caltabellotta. Secondo il Professor Gianni Pes, pioniere nella ricerca sulle Zone Blu, “Caltabellotta si è distinta, non solo per i dati, ma anche per le sue tradizioni, la sua dieta e il suo stile di vita profondamente radicati”.

Cosa sono le Blue Zone

Le Blue Zone sono aree del mondo in cui è documentata un’eccezionale longevità: qui molte persone superano i 90 anni e un numero significativo raggiunge i 100 anni, mantenendo una buona qualità della vita. Le zone tradizionalmente riconosciute includono Sardegna, Okinawa, Ikaria e Nicoya. A queste si affiancano realtà emergenti come quella rilevata ora in Sicilia, nello specifico nei Monti Sicani, e in altre parti del mondo. La longevità umana affascina da tempo studiosi di diverse discipline, tra cui gerontologia, sanità pubblica e antropologia. Sebbene l’aspettativa di vita globale sia aumentata costantemente nell’ultimo secolo, le “Blue Zones” (BZ), si distinguono per la loro concentrazione notevolmente elevata di individui che vivono fino ai 90 anni e oltre.

Caltabellotta, un modello di longevità nel cuore della Sicilia

Lo studio ha identificato dati demografici straordinari: la percentuale di residenti nati tra il 1900 e il 1924 che ha raggiunto i 90 anni è passata dal 3,6% al 14%, con un individuo su 171 che ha raggiunto i 100 anni. Il rapporto 90+/60+ calcolato nel 2025 è dell’8,626%, oltre il doppio della media regionale e provincialebz emergente.

Le caratteristiche chiave della longevità siciliana

Lo studio evidenzia come l’alimentazione tradizionale, basata su dieta mediterranea, lavoro agricolo manuale, forti legami familiari e comunitari, inquinamento minimo e ritmi stagionali contribuiscano a un invecchiamento sano. Questi elementi sono analoghi a quelli riscontrati nella Blue Zone sarda, rafforzando l’ipotesi che la Sicilia possa ospitare una zona di longevità di rilevanza internazionale.

La Sicilia è la più grande isola del Mediterraneo ed è rinomata per la sua complessa storia demografica e culturale plasmata da millenni di migrazioni e commerci. L’isola è stata influenzata dai Fenici, Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni e da altre popolazioni, e ognuna di esse ha lasciato un segno indelebile sul suo paesaggio culturale.

La popolazione dell’isola è anche nota per la sua adesione a una dieta mediterranea tradizionale, caratterizzata da un elevato consumo di frutta, verdura, legumi e olio d’oliva. Nonostante le sue somiglianze con la Sardegna in termini di dieta e geografia, la Sicilia è stata meno studiata per la presenza di gruppi di longevità, sebbene l’evidenza di individui che hanno raggiunto un’età molto avanzata. Recenti indagini locali, inoltre, suggeriscono che i villaggi dell’entroterra siciliano possano condividere caratteristiche con le zone costiere note.

Un’eredità storica che favorisce la stabilità sociale

Caltabellotta, in provincia di Agrigento, è situata a 949 metri sul livello del mare. Conta 3.184 abitanti (al 1° gennaio 2025) e presenta una continuità abitativa millenaria, risalente alla civiltà sicana, antecedente alla colonizzazione greca. Il suo isolamento naturale ha favorito una popolazione stabile, con una trasmissione intatta di abitudini salutari e un forte senso di appartenenza intergenerazionale.

Un confronto con la Sardegna

La comparazione con sette comuni dell’area BZ sarda mostra una percentuale di novantenni leggermente inferiore a quella della Sardegna (8,9% contro 12,6%), ma statisticamente compatibile. Questo significa che, nonostante le differenze, Caltabellotta rientra nell’intervallo di confidenza del 95% tipico delle Blue Zone convalidate.

La necessità di ulteriori ricerche interdisciplinari

Gli autori sottolineano come la ricerca sulla longevità in Sicilia sia ancora limitata, spesso basata su dati aneddotici o privi di coerenza epidemiologica. Propongono quindi un approccio integrato che includa demografia, scienze ambientali ed epidemiologia nutrizionale per confermare il riconoscimento ufficiale dell’area come Blue Zone emergente.

Foto: Accursio Castrogiovanni – Own work, CC BY-SA 4.0.

“Caltabellotta e la vicina area dei Monti Sicani presentano tratti chiave di una Zona Blu emergente” – si legge nello studio. “Sebbene non siano ufficialmente riconosciuti, il loro allineamento con i fattori consolidati che promuovono la longevità giustifica ulteriori ricerche interdisciplinari. Questi risultati sottolineano l’importanza dell’ambiente e dello stile di vita nel promuovere un invecchiamento sano e potrebbero orientare le strategie di salute pubblica al di là del contesto mediterraneo”.