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Oggi vogliamo concederci un’esperienza un po’ diversa dal solito, andando a caccia di fantasmi nei castelli siciliani. Sì, avete letto bene: visiteremo insieme alcuni edifici famosi per avere degli ospiti molto particolari. Gli antichi manieri sono, per tradizione, avvolti da tanto mistero: se le mura potessero parlare, chissà cosa ci racconterebbero! La nostra terra è celebre per le sue tante leggende, molte delle quali sono proprio ambientate nei suoi castelli: partiamo, dunque, alla scoperta dei castelli abitati da fantasmi in Sicilia.

Castello di Mussomeli (CL)

Cominciamo dal Castello di Mussomeli, anche noto come Castello Manfredonico, che fa da sfondo a tanti racconti. Pare che qui risiedano molti fantasmi, le cui anime non si sono mai placate a causa di alcune ingiustizie subite quando erano ancora in vita. La storia più celebre è quella del principe Federico, che aveva tre bellissime sorelle: Clotilde, Costanza e Margherita. Con loro risiedeva nel castello, ma un giorno fu chiamato alla guerra, e, per il timore che accadesse loro qualcosa in sua assenza, decise di chiuderle in una stanza fornendole di viveri.

Di fatto, le donne vennero murate nella stanza, ma la guerra durò molto e, quando il principe tornò, le trovò morte. Da quella che è oggi nota come “stanza delle tre donne” c’è chi giura di sentire provenire lamenti e pianti. Altre storie riguardano un soldato innamorato della figlia del Conte Manfredi e per questo imprigionato fino alla morte nel castello, e un giovane figlio di un mercante ucciso per gelosia che, in punto di morte, imprecò contro Dio, auto-condannandosi al vagare per mille anni tra le mura della rocca.

Castello di Caccamo (PA)

Matteo Bonello e i suoi utilizzarono il castello di Caccamo come rifugio, dopo il fallimento della congiura dei baroni. Il 10 novembre 1160 Bonello ordì una congiura per uccidere il cancelliere Majone e gli altri baroni presero in ostaggio il re Guglielmo I.

Il popolo reagì in modo inaspettato, difendendo il re e liberandolo. Guglielmo I emise un decreto di perdono dei baroni ribelli e, quando le acque si calmarono, fece arrestare Bonello e lo fece torturare fino alla morte, facendogli cavare gli occhi e tagliare i tendini dei piedi. Si narra che, da allora, il fantasma di Matteo Bonello si aggira nelle segrete del castello di Caccamo, chiedendo ai visitatori dove fossero i suoi torturatori per soddisfare la sua sete di vendetta.

Castello di Carini (PA)

Tra le storie di fantasmi più note, c’è quella della baronessa di Carini. Si vocifera che lo spirito senza pace della nobildonna Laura Lanza, uccisa insieme al suo amante, vaghi ancora oggi tra le stanze e i corridoi del castello medievale che si staglia sul paese. Sarebbero numerose le testimonianze di avvistamenti di strane ombre raccolte negli anni, mentre si vocifera anche che insoliti fenomeni paranormali, come l’improvviso abbassamento della temperatura, avvengano spesso.

In passato, squadre di cacciatori di fantasmi hanno condotto le proprie indagini e sembrerebbe che, durante queste esplorazioni, sarebbe stata anche registrata una voce umane associabile a quella di Ludovico, l’amante assassinato insieme alla fortunata Laura. Si dice, inoltre, che in occasione di ogni anniversario dalla morte della baronessa, il 4 dicembre, l’orma femminile di una mano insanguinata appaia sulla parete della stanza dove si sarebbe consumato il delitto.

Castello di Milazzo (ME)

Si dice che, nelle notti di luna di marzo, una presenza si materializzi nei pressi del Castello di Milazzo, volando sopra le torri ed emettendo un lamento soffocato. Sarebbe il fantasma di una donna.
Leggenda narra che fu sepolta viva tra le mura del Torrione dell’Isola, dopo essere stata scoperta in compagnia del suo amato, un soldato appartenete al ceto popolare e per questo sgradito ai genitori, che la costrinsero a vestire la tonaca di clausura. I due, però, continuarono a incontrarsi in segreto. Ma la giovane, sorpresa ancora una volta insieme al guerriero, ricevette la severa punizione. Altre anime le farebbero da corteo: i morti non consacrati del vicino cimitero inglese e un uomo che se ne va in giro con la testa mozzata tra le mani.

Castello Maniace (Siracusa)

Qui si racconta del fantasma di una dama del Settecento. Gli studiosi si sono spesso interrogati sulla struttura geometrica della pianta e sulle combinazioni di quadrati e circonferenze adottati dagli svevi nel castello siracusano. Nel Medioevo, l’utilizzo di particolari numeri nascondeva un significato simbolico. Il ricorso al simbolo è certamente una prerogativa di questa fortezza. L’assetto del Castello Maniace ha indotto alcuni studiosi a considerarlo come una moschea fortificata, per via della sorgente di acqua dolce che sgorga nel sotterraneo, chiamata il “bagno della regina“.

Castello Maniace di Siracusa

Si pensa Federico II avesse voluto ricreare in quell’angolo di Siracusa il fascino delle moschee islamiche, riproponendone i giochi d’acqua e la schiera di colonne fiorite che si intersecano nelle numerose crociere. Alcuni visitatori hanno creduto di aver intravisto l’ombra di una donna dall’incedere regale, con il volto emaciato e lo sguardo malinconico.

Castello di Nelson (Maniace, CT)

Come ogni castello, non possono mancare anche qui le leggende di fantasmi. Sembra che nei primi anni del 1900, un fantasma si aggirasse nei corridoi, emet­tendo profondi lamenti. Come riporta B. Ra­dice nelle sue “Memorie”, poteva trattarsi dell’anima “di nefanda ed infausta memoria” del cardi­nale Roderico Lenzuoli Borgia, (divenuto poi Papa Alessandro VI), abate dell’abbazia o quello di Lady Hamilton, amante di Nelson, morta prima di giungere al castello. Tutto è ancora avvolto nel mistero.

Foto: Depositphotos.com

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