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Accoltella pedofilo che la violentò quando aveva appena 8 anni, ma il giudice si rifiuta di mandarla in carcere. E per giunta si offre di pagarle le spese processuali. Succede a Bradford, nel Regno Unito. L’episodio risale al 2009, quando la ragazza era solo una bambina e l’uomo, un 55enne, approfittò sessualmente del suo corpo.

Sei anni dopo la violenza, il pedofilo è uscito di prigione e la ragazzina, delusa dalla giustizia, ha deciso di vendicarsi. Non sopportava di vederlo libero dopo così poco tempo. L’adolescente allora si è presentata a casa dell’uomo con un coltello in mano, dicendo: "Sto per ucciderti". E poco dopo lo ha accoltellato al petto davanti ai suoi due figli recidendogli un'arteria. L'uomo, nonostante la grave ferita, riuscì a salvarsi. La ragazza si consegnò spontaneamente alle autorità dicendo di aver ucciso una persona, ignara del fatto che l'uomo non morì. 

Per il giudice Jonathan Durham Hall (nella foto) sarebbe stata una "vergogna" mandare "una sopravvissuta come lei in prigione", in barba all'accusa di tentato omicidio. Niente carcere dunque per la ragazzina ma una periodo di due anni in un centro di riabilitazione per minori. Il giudice Durham Hall ha riconosciuto la sua delusione e il suo profondo senso di sconforto di fronte alla decisione della corte: "La ragazza ha agito come una persona che ha perso ogni fiducia nel nostro sistema legale".