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Attenzione all'alcool. L'ultimo rapporto europeo alza il livello d'allarme sull'insorgenza di tumori. Secondo "La Stampa", il consumo eccessivo in Europa avrà conseguenze drammatiche: i consumatori moderati rischiano problemi al colon-retto, i forti bevitori anche all’esofago, allo stomaco, al fegato e al pancreas. Non solo. L'alcol infatti avrebbe un ruolo anche nelle neoplasie del cavo orale, della faringe e della laringe.

A mettere nero su bianco i rischi sono stati i gastroenterologi europei, che hanno firmato un rapporto in cui si mette in corrazione il consumo di bevande alcoliche al rischio oncologico del tratto digestivo. "I problemi di salute correlati al consumo di bevande alcoliche rappresentano una priorità per l’Europa, sia sul piano sociale sia culturale, Bisogna ridurre l’accesso per prevenire il futuro aumento delle vittime, che di questo passo risulterà inevitabile", afferma l'esperto Markus Peck.

Secondo le statistiche, infatti, i cittadini europei non sono cansapevoli dei rischi onclologici conseguenza del consumo di alcol. E così bevono, senza pensare. Eppure "il Codice europeo contro il Cancro, redatto dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) di Lione riconosce come cancerogene certe sostanza per l’uomo". Difficile dire quale sia il limite oltre il quale vino e birra diventano dannosi. È vero che un bicchiere al giorno aiuta a stare meglio, come sostengono alcuni? Secondo i gastroenterologi no.

Tutte le bevande alcoliche avrebbero lo stesso effetto, anche se è vero che all'aumentare del consumo aumenta anche il rischio di contrarre il tumore. Non solo: gli esperti infatti non escludono che un ruolo possa averlo anche il vino di bassa qualità, oggi molto in voga nelle tavole europee. Un vino "che potrebbe contenere al suo interno altre sostanze dannose". E così i gastroenterologi chiedono un aumento delle tasse sulle bevande alcoliche e maggiore informazione verso i cittadini