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Si chiama Krokodil ed è una droga tanto economica ma devastante. Molto diffusa nell'Est Europa, purtroppo è arrivata anche nel nostro Paese. A lanciare l'allarme è il Corriere della Sera, che per due settimane ha seguito a Milano una Volante del reparto ufficio prevenzione generale, che da anni si occupa di lotta allo spaccio. Il quotidiano racconta del fermo di un giovane bloccato in zona Corvetto, con la siringa ancora nel giubbotto. 

“Dove compri la roba?”, chiedono i due poliziotti al ragazzo romeno. “A Rogoredo”. Il bosco dello spaccio, in linea d’aria, dista meno di un chilometro. “Quanto la paghi?”. “Anche 2, 3 euro”. “Ti rendi conto dello schifo che ti danno?”. “Sì, lo so. L’altro giorno forse ho preso una vena. Guardate che mi è successo…”. E tira su i jeans, scoprendo il polpaccio sinistro: non è un livido, non è un taglio, ma una grossa ulcera rotonda, 6-7 centimetri di diametro, carne viva e infettata. “Eccone un altro. È quella porcheria russa”, riflettono i poliziotti.

La Krokodil è una droga devastante: mangia la carne e le vene, ma quando il consumatore se ne accorge è troppo tardi. Il miscuglio di codeina, iodio e fosforo rosso è un tunnel senza via d'uscita.