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Un blitz dei carabinieri ha portato all'arresto di 26 persone indiziate di partecipazione "all'associazione mafiosa unitaria denominata 'ndrangheta" e altri gravi delitti, nella provincia di Reggio Calabria. Come racconta "Repubblica", l'operazione per l'esecuzione di un provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale Dda è stata portata a termine dai Ros e dal Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria, con l'aiuto dello Squadrone eliportato cacciatori "Calabria" e dell'ottavo Nucleo elicotteri carabinieri di Vibo Valentia. 

Le indagini dei carabinieri hanno ricostruito la presunta rete di compici del capomafia Domenico Condello, arrestato dopo più di 20 anni di latitanza nel 2012, e l'organizzazione interna di diverse cosche presenti nella zona di Reggio Calabria e dintorni. Condello è stato uno dei più pericolosi capi della mafia calabrese, inserito, fino alla sua cattura, nell'elenco dei latitanti più pericolosi d'Italia.

Il boss era stato condannato all'ergastolo nel maxi processo Olimpia, che ha riguardato la storia della 'ndrangheta della provincia di Reggio Calabria dagli anni '70 ad oggi e ha messo alla sbarra ben 283 imputati. Domenico Condello era stato condannato per i crimini di associazione mafiosa, traffico di droga, estorsione e omicidio. La sua latitanza, cominciata nel 1993, si conclude il 10 ottobre del 2012 con l'arresto da parte delle forze dell'ordine a Rosalì di Reggio Calabria