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Le agavi, gli alberi blu, gli amanti imboscati e i togati sono solo alcuni dei soggetti che caratterizzano l’arte di Totò Amico, pittore nisseno scomparso dieci anni fa, che fu grande amico di Leonardo Sciascia che di lui celebrò gli inchiostri.

‘Caldo Abbraccio’, la mostra inedita di Totò Amico

Rivivono gli anni ’60 in “Caldo Abbraccio”, titolo della mostra con tele inedite, ritrovate in un vecchio studio. Da giovedì 29 giugno al 15 luglio a Palermo una mostra retrospettiva dell’artista è stata organizzata, con circa trenta opere tra dipinti su tela e cartoncini, da Esmeralda Magistrelli, titolare della galleria Artétika, insieme ai figli dell’artista, Dario e Fabio Amico.

L’inaugurazione giovedì 29 giugno

Prenderà il via giovedì 29 giugno, dalle ore 19,00, in via Giorgio Castriota a Palermo 15 e sarà visitabile fino al 15 luglio. Per informazioni 333.5747244. Orario galleria: dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00. Ingresso gratuito.

Totò Amico

Totò Amico

 Esmeralda Magistrelli: “Il tesoro di Totò Amico”

“Abbiamo voluto e ideato, insieme ai figli Dario e Fabio, questa retrospettiva di Totò Amico, artista intensamente siciliano poiché, a dieci anni dalla scomparsa, è stato ritrovato un vero tesoro di opere che erano nascoste in un suo studio – lo spiega la gallerista Esmeralda Magistrelli -. Si tratta di una serie immensa di quadri di vera qualità. Desideriamo dare nel nostro piccolo spazio espositivo per l’anima, pieno riconoscimento alla sua arte. Siamo convinti – aggiunge – di proporre un’esperienza bellissima e, per noi, nuova, di appartenenza ad un mondo che non c’è più, i favolosi Anni ’60, di una Sicilia colta e rispettosa, che viveva molto di arte e letteratura, da Renato Guttuso a Leonardo Sciascia, passando per Salvatore Fiume e tanti altri artisti mitici, con i quali Amico ha condiviso una parte di vita”.

Totò Amico

Totò Amico

Chi era  Totò Amico

Totò Amico è stato per quasi quarant’anni il “pittore dei nisseni”. Gli inchiostri di china e gli acrilici su tela, raffiguranti nodosi e contorti tronchi di ulivi secolari e pistacchi, le agavi, i grovigli di rami e foglie. Le coppiette che amoreggiano imboscate, confondendosi in una trama intrigante di fogliame e cinguettii di uccelli svolazzanti. La mitica Fiat 500 trasformata in alcova al riparo di un albero per frettolose effusioni. La vita, la gioventù che esplode. I volti delle donne, dei giovani. L’opera di Totò Amico (1929- 2013) è stata più volte presentata, recensita e lodata da personaggi di spicco della cultura italiana quali Leonardo Sciascia (Galleria “Cavallotto” Caltanissetta, Galleria “Le Muse” Bologna, Galleria “Il Paladino” Palermo), Franco Grasso, Sebastiano Addamo (Mondadori).