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La depressione è un male silenzioso e da tempo gli scienziati cercano di comnprendere e decifrare i comportamenti ad essa legati. Un nuovo studio, pubblicato su Clinical Psychological Science, ha in particolare analizzato il linguaggio delle persone depresse, che si differenzia per lessico, grammatica e lunghezza delle frasi, da quelli di chi non soffre di depressione.

Alcuni computer hanno esaminato e classificato parole, classi di parole e lunghezza dei periodi. Oltre al linguaggio parlato sono stati utili anche diari e scritti personali di cantanti e poeti depressi.

Le persone con depressione usano per lo più parole che richiamano emozioni negative e soprattutto aggettivi come triste e miserabile, oltre a pronomi della prima persona singolare, con scarso riferimento a pronomi di seconda o terza persona. Importante è anche lo stile: chi è depresso tende ad avere una visione assolutista del mondo.

Sono stati analizzati anche forum con ex depressi: anche se hanno diminuito l'uso di parole collegate a emozioni negative, hanno comunque uno stile assolutista e un uso dei pronomi egoriferiti. Un segnale del fatto che tendenzialmente tendono ad avere ricadute.