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01Domenica 22 Marzo alle ore 17:30 in via Maggiore 22 si è svolta l'inaugurazione della sede del Circolo Legambiente Bagheria e dintorni, attivo da poco meno di due anni ma già promotore di numerose iniziative. L'inaugurazione è stata inaspettatamente partecipata dalla cittadinanza, simbolo del fatto che la gente ha voglia di cambiamento, di salvaguardare questa terra che non ci appartiene ma che ci ospita e di cui dobbiamo avere cura. Alla cerimonia sono intervenuti il Presidente di Legambiente Sicilia Mimmo Fontana: “…Sono felice di partecipare alla seconda inaugurazione in due giorni di sedi Legambiente, questo testimonia la buona salute dell’associazione perché se siamo capaci di farci affidare o recuperare, come ha fatto il circolo di Bagheria, dei beni in disuso nei centri storici stiamo ben in salute, purtroppo non è così ovunque e dobbiamo lottare per tutelare il diritto dei cittadini a recuperare il tessuto storico che si sta inesorabilmente perdendo a causa di  ingiustificati cavilli burocratici”, il Segretario di Legambiente Sicilia Gianfranco Zanna: “… Questo è uno dei pochi circoli che a livello regionale adesso ha una sede autonoma che è un elemento in più, importante per far diventare Legambiente sempre più un punto di riferimento e Bagheria vista la sua complessità territoriale, non poteva non avere un circolo Legambiente”, il Responsabile del progetto “Cambio con Stile- Sicilia” Tommaso Castronovo, il Senatore della Repubblica di I.L.I.C. Francesco Campanella: “… La nascita di questa realtà, pocanzi pensavo Legambiente è diventata grande e va a vivere a casa propria, è un segno fortissimo di partecipazione e sarà un momento importante di svolta e un importante impulso alla rinascita in questa città che ha potenzialità enormi perché grazie a Dio non tutto è stato stravolto, di monumenti importanti e di monumenti come questo che avete recuperato voi del circolo”, e ovviamente il Presidente del Circolo Legambiente Bagheria e dintorni Luigi Tanghetti che si è così espresso: “ Fin dai primissimi passi del nostro circolo, allorquando pensai al motto con il quale accompagnare la nostra esperienza di volontariato: “trasformeremo i  brutti anatroccoli  in leggiadri cigni”  mi era  perfettamente chiaro che il nostro impegno volontario  e sociale  si sarebbe rivolto  contro gli abusi, gli oltraggi ambientali e naturali, in favore del decoro urbano e territoriale. Così  come testimoniano le nostre azioni nell’ arco di questo anno e mezzo di attività, è indubbio che il  nostro operato speso in nome di quell'impegno con determinazione e fiducia su più fronti,  abbia condotto ai risultati di cui siamo ovviamente fieri. Tuttavia,  mai avrei  potuto supporre che  saremmo riusciti in  modo così tangibile a concretizzare il messaggio di quel motto, come nell’esperienza vissuta in questo ultimo mese, tempo nel quale abbiamo duramente operato  all’ allestimento di questo evento finalizzato alla odierna inaugurazione della sede.  L'anno trascorso è un anno di mancate risposte da parte delle istituzioni locali  e di faticose riunioni  “carbonare”, tenute in siti poco idonei a consentirci  di  condividere spazi atti a sviluppare  progettualità  con le quali sperimentare e poter incontrare  le numerose realtà che si interfacciano con le nostre azioni e interessi. Questi limiti e queste limitazioni ci hanno convinto  ad incrementare lo sforzo di reperire una  sede idonea alle nostre necessità . Abbiamo, dunque  cercato un luogo che ridefinisse la nostra identità, un luogo che facesse da casa alle tante idee, il luogo che con orgoglio ci apprestiamo a vivere. Dopo gli sforzi profusi, possiamo dire che tale esperienza è stata, soprattutto per alcuni di noi, fucina, cantiere, scommessa speranza, gioia, e sofferenza, un' occasione, un'ulteriore occasione – e  so che non sarà l'ultima, in cui sperimentare e provare le proprie energie, le proprie forze, la propria credibilità, il proprio limite di sopportazione, il proprio desiderio di incidere sul reale e saperlo  ricostruire, trasformare,  restituire  a nuova vita. Riteniamo di aver compiuto un primo importante passo, guidati da una felice  prospettiva, quella di rendere questa realtà attiva, pulsante, anche in nome di quel  decoro  di cui Bagheria dovrebbe fregiarsi, invece di subire, come nella realtà accade, la fatiscenza, l’ abbandono, la lenta morte dell'esistente urbano; un esistente urbano che al pari  di numerosi edifici del centro storico, sperimenta  giorno dopo giorno la propria decadenza nell’ indifferenza colpevole dell’ istituzione e dello stesso passante, che entrambi  snobbavano e snobbano  quale alieno dalla propria quotidianità  e dai propri progetti. Noi di Legambiente, riteniamo di contro che la riqualificazione  urbana, debba essere uno dei capisaldi della attenzione comune. E forti di questa nostra convinzione  e consapevoli  che la lotta contro il consumo di suolo necessiti di una posizione ferma e forte da cui  partire e che funga anche da  possibile volano di sviluppo economico e di rifondazione urbana, abbiamo voluto eleggere ad  esempio questo edificio, scegliendolo  ed ergendolo a simbolo di un  nuovo approccio e di una nuova visione dell’ esistente locale.     

 E allora, su le maniche e forza di volontà  per questo itinerario che ci ha accompagnato catarsi e via per questa odierna meta;  e così, noi che l’ unica qualifica con la quale affrontavamo quest’ impresa era la volontarietà,  ci siamo cimentati nell’ arte della ricostruzione e della riqualificazione.

Ci siamo riusciti? Per noi è stata una difficile gestazione e un parto che a maggior ragione  ci ha consegnato la nostra creatura,  ancora titubante si, ma pronta per camminare  sulle proprie gambe e difendersi con le proprie forze, orgogliosa di non aver chiesto niente a nessuno e per ciò non dovere niente a nessuno, se non alla nostra caparbietà e alla nostra forza di  volontà, a parte il dovuto ringraziamento al dott Incandela, per la sua disponibilità. Queste stesse doti che ci auguriamo di poter trasmettere ad esempio ad  altre volontà  che possano far rivivere, stimolate dalla nostra esperienza, a questo paese del degrado e dell’ abbandono, quel  bisogno  di  nuova comunità, che solo può nascere supportato  dalla speranza e dall’ esempio: le  sole doti in grado di  trasformare la rassegnazione in desiderio.”. La sede avrà presto dei giorni di ricevimento al pubblico che verranno resi noti al più presto tramite il sito www.legambientebagheria.it o la pagina Facebook Legambiente Bagheria.

Anna Maria Lo Coco