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01Testi e Foto di Giuseppe Russo

Cinque pennoni di luci su ogni lato della Piazza Rettore Evola, la scritta luminosa W S. GIUSEPPE sulla porta d’ingresso della Chiesa Madre e 2 festoni luminosi ai suoi lati, accolgono con semplicità balestratesi, visitatori ed ospiti provenienti da svariate località, che con festoso e fedele peregrinare la sera del 18 marzo, vigilia della festa di S. Giuseppe, come ogni anno dopo i Vespri Solenni e la Santa Messa, officiati dal Vescovo di Monreale Mons. Pennisi, si dipana come un rosario per le strade di Balestrate.  Entrano ed escono dalle case private dove sono allestite le mense, recitando le lodi della Sacra Famiglia, scandendo a gran voce “E GRIRAMU TUTTI…EVVIVA GESU’, MARIA E GIUSEPPI”, ruotando attorno alla tavola imbandita di ogni ben di Dio e pronando il capo davanti all’altare di San Giuseppe, ricevendo un pane e un limone o arancio benedetti nella mensa. Con altrettanta semplicità e profondità di significato in questa edizione del 2016 famiglie, gruppi familiari e associazioni aggregate, hanno preparato 12 altari, rinnovando la tradizione e devozione al santo più venerato a Balestrate e interpretando ognuno di essi il messaggio di povertà e cammino di fede del padre putativo di Gesù verso il senso di pietà che muove al perdono, tema che coincide con l’anno giubilare ancora in corso, l’Anno Santo dedicato appunto alla Misericordia. Ogni composizione floreale, paramento, colore, tessuto, decorazione, statua, quadro, ha un simbolo particolare che, secondo la tradizionale e spontanea proposta delle varie famiglie, al pari di un’esposizione museale viene messa a disposizione attraverso oggetti preziosi ed evocativi in tema all’evento. Con questa diffusa pratica ogni volontario contribuisce ad accrescere la sua appartenenza religiosa e devozione a San Giuseppe e l’aggregazione sociale alla vasta comunità locale, in cui tutti sono dediti a proporsi, sentendosi membri e rappresentanti della festa più sentita all’anno, la prima grande festa religiosa dell’anno, che segue quella “pagana” del carnevale, annunciando la primavera. Con il patrocinio di Comune di Balestrate, Parrocchia Sant’Anna e Congregazione San Giuseppe di Balestrate, l’aggregazione sociale e religiosa si perpetua, sconfinando per la prima volta oltre i confini fisici del piccolo comune rivierasco in provincia di Palermo, grazie alla tecnologia mediatica che con collegamenti live via “streaming” consentono anche ai numerosi emigrati balestratesi all’estero (Germania, Svizzera, USA, Canada, Venezuela) di seguire e partecipare in diretta a gruppi di preghiera, messe, canti e rosari, precedenti la vigilia e il giorno di festa. Tecnologia e tradizione si incontrano ed interagiscono a Balestrate per rinnovare la devozione a San Giuseppe, davanti ad altari imbanditi di gigli e fiori multicolori.  Tra i 12 altari, tutti indicati da grossi rami di palma che incorniciano i rispettivi ingressi, come vuole la vecchia tradizione, quello delle famiglie Randazzo e Marino presenta, addossato ad una parete di juta un altare classico a 5 gradini con al centro di ognuno di essi statue di San Giuseppe, Crocifisso, Sacra Famiglia, Maria Bambina e Bambino Gesù, tra vasi di gerbere, rose e ginestre, mentre ai lati 2 grossi vasi contenenti simmetriche composizione di felci e canne.                                 

Le famiglie Tripoli e Bellante interpretano originalmente ad angolo un altare a 4 gradini, rivestito di raso bianco anche sulla parete (su cui è appena un ovale raffigurante San Giuseppe con Gesù Bambino, tra 2 angioletti in porcellana), con al centro di ognuno di essi statue di Crocifisso, Sacra Famiglia, Gesù Bambino ed il Messale affiancato da Maria Bambina, tra candelabri d’argento, composizioni floreali di singapore, gerbere bianche e pani con i classici simboli, mentre ai lati sono 2 simmetriche composizioni di edera, limoni e pani.                                                                                

Famiglia  Chiodo Musso

Famiglia Chiodo Musso

                                                                                             

Le famiglie Chiodo e Musso propongono un altare tradizionale a 4 gradini, addossato a parete rivestita da un candido e prezioso copriletto a filet, su cui si staglia un quadro della Sacra Famiglia, e incorniciato in alto da una mantovana in raso arancio, in basso da un festone di paramenti sacri intagliato a filet in bianco e arancio e lateralmente da 2 simmetriche decorazioni in vaso di rami di alloro, sui cui rami pendono pani. La riproposizione per il 2° anno consecutivo degli “Squartucciati”, pani lavorati secondo la tradizione di Poggioreale con pasta ripiena di fichi triturati e finemente intagliata, è arricchita con una assortita esposizione nelle diverse forme di pani, tutte legate a simboli religiosi.  Al centro di ognuno dei 4 gradini dell’altare sono posti uno squartucciato a forma di Ostensorio, uno squartucciato a forma di Cuore, Maria Bambina, uno squartucciato a forma di Croce appoggiato ad un rosone di pane di tipo tradizionale e un Bambinello Gesù, tra candelabri bronzati, composizioni floreali di gigli, gerbere e rose bianche e gialle e vari altri panetti squartucciati nelle varie simbologie di angeli, pesci, bastone, spiga, cestino e chiave. Ai lati su 2 piccoli tavoli sono poste varie statue sacre e offerte di cibo, tra cui pasta e legumi, mentre su una parete si distingue una riproduzione di San Giuseppe con il Bambino Gesù, inquadrata da  una originale cornice con rosoni di pane di squisita fattura e certosina esecuzione a mano del capofamiglia!  La proposta dalle famiglie Vitale e Cottone è concepita come un altare votivo di una cappella, rivestito di carta marmorizzata e con 2 grandi riproduzioni fotografiche, una in alto rappresentante un classico santino di San Giuseppe con Gesù Bambino, incorniciato da 2 colonne, ed una in basso sulla base dell’altare, che raffigura Gesù che parla tra i dotti del Tempio. Su 2 gradini dell’altare sono statue della Sacra Famiglia e del Bambino Gesù, alternate a candelabri dorati e composizioni floreali di orchidee e calle gialle e bianche con rami di felci ed edere, su cui spicca un ostensorio ligneo, definite sul bordo inferiore da un prezioso paramento sacro a filet. Sul lato destro una simbolica esposizione con messale, rosone di pane lavorato secondo l’uso di Salemi, statue sacre e candele candide.                    

Il Gruppo Compagnia San Giuseppe propone un altare che rappresenta con reale allegoria la povertà di San Giuseppe ed il suo percorso che lo conduce ad essere abbracciato dalla Misericordia.  Su un terreno simboleggiato desertico o e sassoso sono le statue di San Giuseppe e della Madonna sotto un albero di ulivo, dove sono posti come simboli un messale, un recipiente d’acqua ed uno di olio, grappoli d’uva, e una forma di pane azzimo. Da qui il percorso mistico con l’aiuto e la ricerca della luce e della purezza, rappresentate rispettivamente dai lumini e dai gigli, si raggiunge la Misericordia, raffigurata dalla statua del santo circondata da vegetazione floreale multicolorata, proposta con numerose composizioni di gerbere, gigli, margherite, ginestre, mandarini cinesi e rami di alloro, anche sul bordo della piattaforma rivestita di juta grezza. 

Il Gruppo Uniti per San Giuseppe propone un altare semplice, classico e nello stesso tempo raffinato nei suoi preziosi addobbi, addossandolo su una coperta all’intaglio 500 di squisita fattura. Sui 5 gradini sono posti San Giuseppe con il Bambino Gesù, il Crocifisso, la Sacra Famiglia, Maria Bambina e il Bambinello Gesù,  tra composizioni floreali di fucsie, singapore e ginestre,  e candelabri in argento, mentre ai lati sono un Crocifisso a sinistra, sotto cui è simboleggiata la parabola del Figliol Prodigo (raffigurata da un paio di sandali e da una tunica), e a destra una statua della Madonna su un tappeto di edera.  Sulle pareti laterali diverse riproduzioni di San Giuseppe, alternate a pani, e una squisita piccola nicchia incorniciata, che al suo interno rivestito di raso cangiante rosa antico, contiene una statua in porcellana della Sacra Famiglia, a sua volta racchiusa da un passepartout in vetro dipinto con effige di un polittico sacro.

Gruppo Uniti S Giuseppe

Gruppo Uniti S Giuseppe

Il Gruppo del Rosario propone un altare originale, supportato dalle Suore Cappuccine di Balestrate, in cui è raffigurata seguendo il percorso di San Giuseppe verso la Misericordia la sua povera abitazione con pareti rivestite di canne, dentro cui sono poste le statue della Sacra Famiglia, la sorgente dell’acqua a sinistra (che indica la purezza) circondata da piante grasse ed il cammino di San Giuseppe, passante per la porta Santa fino a raggiungere verso destra la Misericordia (raffigurata dal Sacro Cuore di Gesù). Ai lati rami di palma con agrumi, pani e vari simboli sacri, mentre ai piedi dell’altare sono alcune ceste con offerte alimentari per i bisognosi. La simbologia e l’attenzione certosina in pochi particolari del Gruppo Rinnovamento nello Spirito si manifesta nella godibile, semplice ed efficace interpretazione della tenda come luogo di preghiera, con un’idea giovane e vivace come il gruppo che lo rappresenta idealmente anche nello spirito. La tenda è intesa come semplice luogo di raccoglimento in cui pregare, già consigliato da Dio a Mosè durante l’esodo in Egitto. La semplicistica ed efficace rappresentazione è raffigurata dentro un’oasi di palme, con la sagoma di San Giuseppe con il volto di un uomo qualunque e il Bambino Gesù ai suoi piedi, circondati da composizioni floreali di bergere e gigli, mentre sulla destra una veste e un paio di sandali rappresentano la Parabola del Figliol Prodigo, simboleggiando la Misericordia a cui tendere. L’altare delle famiglie De Corcelli, D’Aleo e Grigoli è deliziosamente piccolo come un bon bon. Presenta il quadro classico di San Giuseppe alla parete e la Croce e il Bambini Gesù ai 2 gradini, alla cui base c’è un paramento sacro intonato al verde monotematico, con cui si armonizzano candele e verdissime orchidee che insieme a fresie e foglie di alloro e spighe delle composizioni floreali si alternano con piccoli pani lavorati. Le famiglie Longo e Grippi propongono un altare tradizionale addossato a parete rivestita da una meravigliosa tovaglia ricamata con merletto veneziano di Burano, con al centro un quadro di San Giuseppe, incorniciata da angioletti e fiori. Sui 5 gradini sono posti la Sacra Famiglia,  il Crocifisso, la Madonna di Fatima, Maria Bambina e il Bambinello Gesù,  con accanto il Messale e predominante colorazione gialla, data dai tulipani a cui si intonano bianche margherite e fresie, che si alternano a candelabri d’argento, per concludersi in basso con la rifinitura di un prezioso paramento sacro. Balestrate nel 2016 con i suoi numerosi altari dedicati a San Giuseppe, compresi quello della famiglia Monticciolo e quello itinerante proposto dell’Associazione Insieme per Sperare, si conferma prodiga di idee artistiche, che tra raffigurazioni tradizionali e innovative pongono l’attenzione ai nuovi mezzi tecnologici e di comunicazione, restando fedeli alla tradizione più antica e radicata nella sua comunità.                                              

 …E GRIRAMU TUTTI…EVVIVA GESU’, MARIA E GIUSEPPI

Si può avere una lettura informativa sull’origine della Festa e delle sue passate edizioni, cliccando sotto https://russogiuseppefotoeviaggi.wordpress.com/sicilia/balestrate-altari-e-pani-di-san-giuseppe-quando-la-tradizione-popolare-legata-alla-devozione-religiosa-sposa-larte/

Gruppo Rinnovamento nello Spirito

Gruppo Rinnovamento nello Spirito

Dal Blog  https://russogiuseppefotoeviaggi.wordpress.com/