Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Si è trasformato in una rissa il Capodanno (del costo di 50 euro) organizzato da una società esterna all'hotel San Paolo Palace di Palermo. L'evento organizzato dopo cena è diventato un incubo: nelle previsioni dei partecipanti c'erano open bar e intrattenimento, ma non è andata così. Secondo gli organizzatori sarebbero stati venduti 600 biglietti falsi, così è aumentato il numero dei partecipanti facendo scoppiare il parapiglia. In pochi minuti sono scoppiate quattro risse con giovani che hanno assaltato l'open bar.

"E' stato terribile, gente che si picchiava – racconta all'Ansa una ragazza che insieme ad un'amica e una sorella aveva scelto la festa – Siamo dovute scappare per non essere coinvolte in una rissa assurda. Ci siamo trovate in pericolo e siamo andate via".

Anche altri partecipanti sono andati via disgustati. "E' successo di tutto. Un gruppo di ragazzi ubriachi ha aggredito altre persone – aggiunge un ragazzo – E' stata un'esperienza terribile, che non ripeterò. Tanta approssimazione e poco professionalità". Adesso è caccia ai responsabili di quanto accaduto. La direzione dell'albergo ha preso le distanze dall'organizzazione del dopo cena, precisando che è stato affidata a una società esterna e che dunque non è stata di sua competenza: 

"In relazione alle numerose segnalazioni inerenti l’evento di capodanno organizzato presso l’hotel San Paolo Palace la direzione evidenzia che per l’evento curato interamente dal San Paolo Palace, relativo al Grand Galà di capodanno, non si è verificato alcun disservizio con ampia soddisfazione della clientela – sostiene l’hotel – Per quanto riguarda il servizio di «dopo cena», gestito, in autonomia, da un’organizzazione esterna, lo stesso ha registrato svariati disservizi e lamentele, in atto in fase di accertamento da parte degli organizzatori stessi. Per tali ultime circostanze l’hotel San Paolo Palace si riserva ogni azione di risarcimento a tutela dell’immagine della società".

FOTO: LA SICILIA