Ci fermiamo oggi a visitare un bellissimo castello di Sicilia: il Castello di Santa Lucia del Mela. Siamo in provincia di Messina, sulla sommità del colle Mankarru (o Maccaruna). Fiancheggiato dai torrenti Floripotema e Mela, da esso si domina la piana di Milazzo, su un meraviglioso promontorio che ha sullo sfondo le Eolie.
La struttura è in ottime condizioni, pur avendo subito nel tempo manomissioni, ricostruzioni e lunghi lavori di restauro, che lo rendono perfettamente fruibile. Chiamato Castello-Santuario, si distende su un’area quasi pianeggiante, con una concezione inusualmente articolata. Troviamo, infatti, il Palacium, una imponente torre cilindrica e una terza parte che si configura come una “V” molto aperta. La corte interna ha pianta triangolare.
Al centro del complesso c’è un ampio cortile, fiancheggiato dalla strada di arrivo. All’estremità sud c’è la torre triangolare. Come abbiamo anticipato, la storia del Castello di Santa Lucia del Mela è molto articolata. Ecco i diversi periodi e le trasformazioni:
L’insieme degli edifici che costituiscono il Castello è resistito al devastante terremoto della Calabria del 1783, ma ha subito danni per il terremoti della Calabria del 1894 e di Messina del 1908.
Il titolo di Madonna della Neve, affonda le sue origini nei primi secoli della Chiesa ed è strettamente legato al sorgere della Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma considerata il più antico santuario mariano d’Occidente. Precisamente al IV secolo, sotto il pontificato di Papa Liberio.
Questa è la tradizione, anche se non comprovata da nessun documento; le chiese sotto il medesimo titolo sono dette “Liberiane” dal nome del pontefice, dal popolo sono chiamate familiarmente “ad Nives”, della Neve.
Foto: Gianfranco Rappazzo