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La sera di mercoledì 15 Aprile, nella sala Erice dell’Hotel Excelsior di Catania, si è svolta la conferenza di Lee Carroll su Kryon e le sue canalizzazioni. Per chi si imbattesse per la prima volta in questo nome, rimando l’eventuale lettore a un mio precedente articolo online da qualche tempo, intitolato appunto Kryon; e per chi lo volesse approfondire, sul sito “Stazione Celeste – Kryon” si trovano le trascrizioni di circa 25 anni di conferenze e canalizzazioni realizzate in diverse parti del mondo. Questa di Catania è la prima tappa in  Italia (il 18 e il 19 Carroll si sposta a Castel San Pietro Terme – BO), e la scelta non è casuale, visto che per l’indomani mattina è previsto anche un Tour proprio sull’Etna, a 1.600 metri di altezza, un luogo energetico ideale per le canalizzazioni. 

  Nella tiepida serata primaverile di mercoledì, io e mia moglie siamo arrivati in Piazza Verga, dove è ubicato l’Hotel Excelsior, poco prima delle 18.00. Il tempo di parcheggiare nei pressi della monumentale Fontana dei Malavoglia, e ci mettiamo in fila a partire dalla hall per le operazioni di registrazione dei circa 250 spettatori, o partecipanti. La fila a serpentina si snoda fra i corridoi che conducono alla sala Erice. Si procede lentamente e compostamente fino al bancone dove del personale controlla sui registri i nominativi e assegna a ciascuno un braccialetto, diverso a seconda se si partecipa solo alla conferenza o anche al tour sull’Etna. La sala è ampia ed elegante, che nell’attesa dell’inizio si scalda un po’; cosicché per rinfrescare l’aria, un’addetta apre le grandi porte vetrate che danno sul giardino prospiciente il lato sud della Piazza. Prima della conferenza, l’organizzatore Luca Ferretti spiega al pubblico le modalità di partenza dell’indomani per l’Etna.

  Puntualissimo, come un  orologio svizzero, alle 19.00 entra in sala l’ingegnere, ex tecnico del suono, Lee Carroll, un simpatico settantenne, tutto allegro e sorridente, vagamente somigliante all’attore statunitense Walter Matthau, anche nella gestualità un po’ goffa e la postura ingobbita. Saluta prima il pubblico e poi la traduttrice che con chiarezza lo tradurrà dall’inglese per le circa due ore e mezza della conferenza. Inizia parlandoci, con piglio umoristico, di come da ingegnere razionale, assolutamente avulso da questioni esoteriche, introdottovi dalle conoscenze in materia della ex moglie Jane Tober, si trasforma dal 1989, con molta difficoltà e in circa tre anni, in canalizzatore o channeling di un’Entità Magnetica come Kryon. Ilarità del pubblico per il suo piglio comico.

  Aiutandosi poi con le slide, sempre all’in piedi, argomenta sull’Innato, cioè l’intelligenza del corpo fisico, quella che, al contrario dell’intelligenza razionale del cervello, sa che cosa avviene nelle singole cellule del nostro corpo ed è pienamente sintonizzato con le parti quantiche del nostro DNA. L’Innato, spiega Carroll, è parte della coscienza umana e risiede in ogni cellula, in ogni molecola del DNA: imparare a comunicare intuitivamente con esso è la chiave della guarigione, della salute. Dopo avere parlato dell’Innato, con esempi spesso accompagnati da simpatiche battute, comunica che procederà alla canalizzazione di Kryon. Si siede, si concentra; tutti lo imitiamo nella sua posizione meditativa e in silenzio lo ascoltiamo per circa mezz’ora. Nella canalizzazione egli assume un atteggiamento più serio. L’atmosfera è molto rilassante e con gli occhi chiusi ascolto la sua voce. Mi è difficile descrivere esattamente il mio stato d’animo, se non che, mettendo da parte pregiudizi, senso critico ma anche facile credulità, ho sentito un profondissimo rilassamento, quasi sulla soglia del sonno, la qual cosa però non era poiché udivo distintamente la sua voce suadente provenire dalla sala. Quando finisce di parlare, o di canalizzare, mi “risveglio” da questo profondo rilassamento. Egli ci ringrazia per l’ascolto e comunica che ci sarà mezz’ora di pausa. Sono le 20.30 esatte.

  Nella saletta adiacente c’è approntato un semplice buffet, vegetariano e non, distribuito su lunghi tavoli posti alcuni al centro e altri lateralmente. Alcuni camerieri servono succhi di frutta gialli e rossi; c’è pure acqua, Coca Cola e altre bibite, tutte rigorosamente analcoliche. Un po’ dopo le 21.00 (c’è qualche ritardatario che sopraggiunge dalla pausa più silenziosamente possibile e un po’ contrito) Lee Carroll inizia la seconda parte della conferenza, per concluderla con un’altra rilassante canalizzazione, sempre con piglio leggero e a volte comico per la prima, e più serio per l’altra. Alle 22.00 circa Lee Carroll finisce la conferenza e saluta e ringrazia il pubblico e la brava traduttrice. Ci avviamo tutti verso la hall, e verso l’uscita chi non pernotta in Hotel; chi partecipa al Tour dell’indomani sull’Etna rimane o nella hall, o forma dei capannelli all’ingresso, nell’attesa di salire in camera.

  Voglio precisare che nell’estendere il presente articolo, ho tentato di utilizzare uno stile cronachistico, per quanto possibile, descrivendo soggettivamente soltanto il mio stato d’animo durante le canalizzazioni. La qualità della mia partecipazione però è stata da spettatore attento e curioso più che da cronista (ruolo solo conseguenziale), che da alcuni anni segue, con molto senso critico ma senza eccessivi pregiudizi, l’universo di Kryon. Esso nel contempo mi affascina e incuriosisce, specie per il suo contenuto quasi enciclopedico su svariati argomenti (fisica, chimica, biologia, politica, economia, religione, spiritualità, ecc.), mentre tento di farmene un’idea che, lo confesso, ancora non ho del tutto chiara. Comunque, una delle idee più chiare che mi sono fatto è che se il mondo esposto, fra l’altro sempre con molta coerenza e chiarezza, dall’ex ingegnere Lee Carroll dovesse essere vero, allora in noi dovrebbe accadere una nuova metanoia, dopo oltre 2000 anni dall’avvento del cristianesimo. Dovremmo cioè modificare la nostra percezione e visione dell’esistenza e rapportarci in modo del tutto  diverso con la realtà e l’universo che ci circonda, nel quale assumeremmo per forza di cose un ruolo divinamente attivo: da Operatori di Luce, per dirla col linguaggio di Kryon. Non potremmo mai più restare spettatori passivi degli eventi, che, in virtù del libero arbitrio (attributo esclusivo dell’umanità), non potremmo più subire e semmai possiamo e dobbiamo determinare. La consapevolezza umana ha un potenziale inimmaginabile, sempre a detta di Kryon, che avrebbe già modificato positivamente molte cose nel nostro pianeta. Per tanto, invito gli eventuali lettori ad approfondire la conoscenza di questo comunque affascinante mondo esoterico.