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26 GENNAIO 2017 ore 18.30

Chiesa della Badia di Sant’Agata (Via Vittorio Emanuele 182, Catania)

CATANIA SACRA. Il volto della città al tempo di Agata.

INTERVENTI:

  • prof. Lucia Arcifa, Università di Catania
  • dott. Fabrizio Nicoletti, Polo Regionale di Catania per i Siti Culturali

MODERA dott. Oreste Lo Basso, Associazione Etna ‘ngeniousa

Alla fine della serata una dolce degustazione agatina, a cura di Alessandro Marchese, laboratorio artigianale di frutta martorana. In occasione di questo incontro sarà inoltre possibile visitare il camminamento panoramico della cupola della Badia di Sant’Agata e dominare dall’alto Catania da un punto di vista privilegiato!

 

PRESENTAZIONE

Com’è cambiato il volto di Catania con l’avvento del Cristianesimo? Com’era la città al tempo di Agata e come è diventata con l’affermarsi del culto agatino?

Catania, la cui storia è stata segnata da eruzioni e devastanti terremoti, presenta una stratigrafia complessa, che conserva le tracce dell’evoluzione architettonica ed urbanistica della città etnea.

L’arrivo del cristianesimo costituisce un “terremoto” sociale di notevole impatto che incide anche sulla forma urbis e sugli edifici cittadini, molti dei quali cambiano funzione e aspetto a seguito dell’affermazione della nuova fede.

L’incontro presenterà in particolare il caso studio di un edificio molto complesso – la cosiddetta “Rotonda” – che grazie agli ultimi scavi ha rivelato nuove interessanti pagine della storia di Catania, nel periodo di passaggio fra l’età tardo antica e quella bizantina. I risultati di queste nuove indagini saranno presentati dal dott. Fabrizio Nicoletti archeologo del Polo Regionale di Catania per i Siti Museali, che ha curato la più recente campagna di scavi. A seguire, la prof.ssa Lucia Arcifa, professore associato di Archeologia cristiana e medievale presso l’Università di Catania, tratterà uno specifico approfondimento sui presunti luoghi del martirio di martirio di Sant’Agata, illustrando gli ultimi studi relativi al complesso monumentale di S. Agata la Vetere e S. Agata al Carcere ed il loro antico legame col culto agatino.

A conclusione della serata una “dolce” degustazione agatina, a cura di Alessandro Marchese (laboratorio artigianale di frutta martorana). Sarà inoltre possibile approfittare della serata per visitare il camminamento panoramico della cupola della Badia di Sant’Agata, per godere della vista unica sulla città.