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Bruttissima aggressione a Catania, ai danni di un autista della linea Brt, che ha piazza Stesicoro porta verso i Due obelischi. Secondo quanto raccontato dall'azienda Amt, un passeggero sarebbe salito sull'autobus alla fermata di via Etnea, angolo via Umberto, e avrebbe chiesto al conducente dove fosse arrivato il bus numero 29.

Il dipendente avrebbe riferito di non esserne a conoscenza, scatendo l'ira del passeggero che lo avrebbe insultato dicendo frasi come "Ora statti mutu e patti". L'uomo avrebbe avuto con sé un cartone di vino e faceva un forte odore di alcol. Il conducente è ripartito, ma la situazione è degenerata. L'uomo sarebbe andato in escandescenza, provando ad aprire la cabina di guida e sbattendo le mani contro il vetro. Invitato a scendere, si sarebbe rifiutato, colpendo il lavoratore.

Come racconta Giuseppe Cottone, segretario provinciale della sigla Fast Mobilità, la vittima della violenza è stata "condotta in ospedale dolorante e in stato di shock" ma fortunatamente "non sembra abbia riportato gravi danni", mentre l'aggressore è stato messo in stato di fermo. Sono intervenuti gli agenti della polizia municipale che hanno riportato l'ordine, nonostante la forte resistenza opposta dal violento.

"Come cittadino catanese prima e come responsabile della mia organizzazione sindacale dopo, avverto un forte senso di sgomento nel vedere come gli autisti dell'Amt, durante l'esercizio delle proprie funzioni, siano abbandonati a se stessi dalle Istituzioni", spiega inoltre il responsabile regionale Giovanni Lo Schiavo. "Più volte, come sindacati autonomi (faisa /cisal e fast /confsal ) abbiamo manifestato tutto il nostro disappunto e la nostra preoccupazione all'ufficio territoriale del governo sugli incresciosi fatti accaduti ripetutamente a scapito dell'incolumità degli autisti. Non è accettabile che un lavoratore esca da casa per guadagnarsi da vivere e sostenere la propria famiglia e nel contempo rischiare di lasciarci la pelle".