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Ha deciso di rompere il silenzio e parlare alla stampa dopo tanto tempo Francesco Ragone, il padre di Trifone, il militare ucciso insieme alla fidanzata Teresa Costanza (di origini siciliane) a Pordenone. Per il duplice omicidio è accusato l'ex commilitone di lui Giosuè Ruotolo. 

«Trifone mi aveva detto che qualcuno minacciava Teresa e che lo avrebbe denunciato appena si fosse trasferito a Milano. Solo dopo la sua morte ho capito che si riferiva a Giosuè. Mio figlio è stato ucciso due giorni prima di partire, evidentemente da chi non voleva che facesse quella denuncia», ha rivelato Francesco Ragone al settimanale Giallo.

«Al telefono mio figlio mi ha detto: 'Ho già parlato con un amico che presta servizio in polizia postale a Milano. Il tempo di arrivare là e faccio la denuncia'. Trifone non ha fatto nomi, e solo in un secondo momento ho capito a chi si riferiva», conclude il padre. I genitori di Trifone, inoltre, hanno puntato il dito anche contro i coinquilini del figlio, che avrebbero aspettato troppo a parlare e fare "incastrare" Ruotolo.