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riina bernardo

Sequestrati dalla guardia di finanza beni per circa 15 milioni di euro a Bernardo Riina, settantacinquenne di Corleone, accusato di avere coperto la latitanza di Bernardo Provenzano. Sono 44 terreni e 4 fabbricati i beni immobiliari, tra Corleone e Monreale, confiscati dalla Finanza in esecuzione ad un provvedimento emesso dal tribunale palermitano.  L’anziano uomo aveva avuto un importante ruolo nella latitanza del boss corleonese, occupandosi di recapitare per lui cosiddetti "pizzini" tra i vari boss.

Bernardo Riina era già stato arrestato nel 2006, per associazione mafiosa e poi condannato a otto anni di reclusione con sentenza della Corte d'Appello di Palermo del 2009. Il corleonese era uno degli uomini più vicini a Provenzano che, durante la latitanza, gli aveva fornito pacchi e buste utili per la sopravvivenza.

La confisca del patrimonio immobiliare del “messaggero” è stata disposta a seguito delle investigazioni condotte dai "berretti gialli". Le indagini hanno rivelato un evidente sproporzione tra i redditi dichiarati complessivamente dal suo nucleo familiare e le consistenti somme di denaro investite nell'acquisto di terreni agricoli nel corleonese e nella zona di Monreale.