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PALERMO – Quattro cittadini romeni sono stati condannati dalla corte d’assise di Palermo per aver ridotto in schiavitù una loro connazionale, costringendola a prostituirsi. Condanne per Aron Dutescu a 8 anni e 2 mesi, Daniela Dutescu a 8 anni, Tatiana Margelu a 12 anni e Aron Cosmin Dutescu a 13 anni. L’unica assolta è stata Sandra Diana Dutescu. I cinque erano imputati a vario titolo di sequestro di persona a scopo di estorsione, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale.

La vittima, 22 anni, fu convinta dai connazionali, tutti appartenenti allo stesso nucleo familiare, a trasferirsi a Palermo con la figlia di 3 anni promettendole un lavoro da badante. Arrivata nel capoluogo siciliano, i suoi aguzzini le hanno requisito i documenti e l’hanno costretta a prostituirsi in strada minacciando ritorsioni nei confronti della figlia

Per due anni la ragazza ha subito le vessazioni e le violenze della famiglia Dutescu. L’indagine è scattata infatti quando la giovane mamma è stata convinta da un cliente a denunciare le violenze e il sequestro della figlia di 3 anni, tenuta in ostaggio per costringerla a prostituirsi. Proprio la situazione di pericolo della bimba ha fatto scattare nel 2015 il blitz delle volanti che ha portato all’arresto dei cinque connazionali.