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01Il decreto ‘Sblocca Italia’ è diventato legge; da oggi nuovi investimenti e iniziative in tutta Italia, per far ripartire l’economia. E in Sicilia? Trivelle in azione nel mar Mediterraneo.

Mercoledì scorso la definitiva approvazione in Senato del decreto che dovrebbe consentire nuovi investimenti nell’edilizia, tra cui anche la famosa norma che consentirebbe un accesso più semplice alle risorse petrolifere del Paese; quelle poche norme insomma, che fino a poco fa ostacolavano le aziende sotto l’espressione ‘protezione ambientale’.

Molte le proteste dei Sindaci coinvolti ma anche della popolazione; scontri a Bagnoli (Napoli), tra manifestanti e Forze dell’Ordine, diverse anche le associazioni ambientaliste e i comitati no Triv, per impedire la ripresa delle trivellazioni in Sicilia.
È la Sicilia infatti una delle regioni che verranno più martoriate da questo decreto ‘salva Italia dalla Depressione’ che dovrebbe dunque consentire nuovi lavori, sia a largo della costa agrigentina che trapanese, presso quel tratto di mare occupato dalle isole Egadi.

Stesso discorso per le trivelle di Eni nel Canale di Sicilia, di fronte a Gela, nonostante le numerose petizioni portate avanti più volte quest’anno, anche da un’associazione ambientalista grande e conosciuta come Greenpeace, e nonostante le proteste e le firme dei molti Sindaci appartenenti all’A.N.C.I. Sicilia. Eppure sono molti i siciliani che hanno votato sì alla Camera dei Deputati, dove il provvedimento è stato approvato già a fine ottobre, con ben 278 voti.

Pochi gli astenuti, la maggioranza, quasi tutta presente nelle file del PD, ha voluto sostenere il testo di legge; si va dal renziano Davide Farone a Daniela Cardinale, palermitana, figlia dell’ex Ministro Salvatore; sì anche dall’ex segretario di Confcommercio Luigi Taranto, e dell’agrigentino Tonino Moscatt, fino a Teresa Piccione e Franco Ribaudo, ex Sindaco di Marineo. Un discorso che vale anche in caso di astensione o di non partecipazione al voto, come nel caso di Magda Gulotta, che si presentò alle primarie del 2012 con la Piccione, o di Giuseppe Zappulla, siracusano classe ‘57.

Tra i contrari, la quali totalità dei deputati del Movimento 5 Stelle e di SEL e un drappello di deputati del centrodestra, tra cui citiamo la siracusana Stefania Prestigiacomo, e Basilio Catanoso. Stesso discorso al Senato dove i sì hanno superato i no soprattutto entro le fila del PD e del Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, tra i nomi illustri ricordiamo: Corradino Mineo (PD), Renato Schifani e Salvatore Torrisi di NCD, ex Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Catania e Vicesindaco di Paternò.

Autore | Enrica Bartalotta