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Il delitto di Cogne risale al gennaio del 2002: in una villetta di Montroz, in Valle d'Aosta, morì il piccolo Samuele Lorenzi, trovato con il cranio fracassato. La corte di Cassazione ha riconosciuto come colpevole la madre del bimbo, Annamaria Franzoni, che ha scontato in carcere una pena effettiva di 6 anni e si trova adesso in detenzione domiciliare. Il caso ebbe una eco mediatica enorme, ma da un po' di tempo ormai non si è più parlato della vicenda. 

Il quotidiano Libero ha intervistato la Franzoni: «Appena sarò libera me ne andrò a vivere lontano, all'estero. Sarà la prima cosa che farò, qui non ci voglio più stare», ha detto la donna. La data di fine pena è al momento fissata a luglio 2019. «Non per essere scortese, ma è dal 2006 che resto in silenzio, che non rilascio interviste: voglio essere dimenticata», ha aggiunto.

«Ogni volta che appare il mio nome in pubblico, fa discutere. Per questo ho scelto di non parlare più». Annamaria Franzoni è circondata dalla famiglia che mai l'ha abbandonata: «È stata la mia forza, anche perché, nonostante i tanti problemi, siamo rimasti uniti e ci vogliamo bene».