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Il nome di Denise Pipitone fa di nuovo capolino sulle prime pagine dei giornali ma, stavolta, la notizia non ha a che fare con gli aggiornamenti sulle sorti della bimba scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo. A essere protagonisti, in questo caso, sono i genitori di Denise, Piera Maggio e Piero Pulizzi, che si sposeranno con rito civile.

A rivelarlo è un atto di pubblicazione di matrimonio, comparso nell'albo pretorio del comune del piccolo centro in provincia di Trapani. La coppia, quarantasette anni lei e sessanta anni lui, si sono sempre battuti affinché si arrivasse alla verità sulle sorti della figlia.

Denise Pipitone: un mistero irrisolto

Purtroppo, da quel drammatico giorno di settembre del 2004, non ci sono state molte notizie positive. Quel giorno Denise Pipitone, che aveva meno di 4 anni, giovaca a rincorrere un cuginetto sul marciapiedi davanti casa, all'angolo tra le vie Castagnola e La Bruna, ma all'improvviso è stata rapita. Chi l'abbia portata via, non è mai emerso e il sequestro rimane ancora avvolto nel mistero, nonostante siano passati ormai molti anni. 

Piera Maggio non ha mai perso la speranza e ha sempre continuato a sostenere con fermezza che la figlia è viva. La mamma di Denise continua a ricercare la verità, lanciando appelli attraverso la stampa e i social network. Non mancano mai i messaggi carichi di affetto per Denise, soprattutto in occasione di ricorrenze speciali.

In relazione al caso Denise Pipitone si sono verificati alcuni colpi di scena, legati soprattutto a segnalazioni arrivate da diverse parti del mondo. Ricorderete bene, probabilmente, il caso della ragazzina della Basilicata che scrisse una lettera, affermando di essere Denise, una segnalazione che si rivelò poi infondata.

Lo scorso anno, inoltre, la Cassazione ha definitivamente assolto dall'accusa di concorso in sequestro di minorenne la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi. La donna, che quando venne indagata per la prima volta aveva 17 anni, era già stata assolta anche nei due precedenti gradi di giudizio, al termine di processi che si sono svolti a Marsala e a Palermo. In appello, inoltre, è anche stato dichiarato prescritto il reato di false dichiarazioni al pubblico ministero, contestato all'ex fidanzato della donna, Gaspare Ghaleb, in primo grado condannato a due anni.