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01Per visitare i musei delle Madonie, da dicembre non avrai più bisogno di scuse; e potrai anche lasciare a casa il portafoglio; tutto quello che ti serve è una card, la “Musea”.

“Musea” è una tessera che collega a sé ben 18 musei delle Madonie e dell’area territoriale di Termini Imerese; tra questi ricadono il Museo Civico “Antonio Collisani” di Petralia Sottana, che ospita pezzi e reperti di geologia e di archeologia, nei locali restaurati di un carcere quattrocentesco. Nella sua area di competenza, ricade anche il Geopark della città, che custodisce una collezione di rocce e fossili dell'area madonita.
Gli amanti dell’architettura e della pittura, possono fare un giro presso il Museo Civico polifunzionale “Baldassarre Romano” di Termini, che conserva reperti archeologici, molti dei quali provenienti dall’antica città di Himera, tra le mura di una ex chiesa del XIV secolo e del XV secolo, e del palazzetto tardo-medievale dell’Ospedale della SS. Trinità. Aperte anche al sabato e alla domenica, sono le sezioni dedicate alla numismatica, ai reperti di epoca greco-romana e le porte della preziosa pinacoteca, che conserva le tele di artisti siciliani del XVI e XVII secolo. Ricca è anche la collezione di pitture e incisioni locali che risalgono all’Ottocento, e alcune importanti opere di fattura straniera.

Se siete amanti della natura, potreste fare un salto a Castelbuono, al Museo Naturalistico “Francesco Minà Palumbo”, che conserva le collezioni raccolte dal naturalista dell’Ottocento, nell’area delle Madonie. Per gli amanti della storia e dell’arte, nella rete di “Musea” è finito anche il Museo Civico della città, che espone manufatti legati al culto della Patrona, Sant’Anna, e opere di epoca moderna presso la sua pinacoteca.
Il “Mandralisca” di Cefalù, che tra l’altro ha da poco cambiato il suo assetto espositivo, proponendo nuovi pezzi recuperati dal suo prezioso magazzino, ha già in programma di proporre il nuovo sistema tecnologizzato d’ingresso, il giorno del 5 dicembre 2014, nell’ambito di una nuova esposizione; nella giornata di mercoledì verranno infatti presentate alcune lettere inedite del 1861, appartenenti al barone nonché fondatore della struttura, Enrico Pirajno di Mandralisca.

“Musea” ha l’obiettivo di collegare tra loro diverse realtà museali distinte, ma comunque simili, allo scopo di avvicinare i cittadini alla scoperta del proprio patrimonio culturale ed artistico. La card sarà riconoscibile grazie allo stemma esagonale di un alveare posta sul fronte, a rappresentare l’idea della rete, e permetterà non solo di entrare in tutti e 18 i musei che hanno aderito all’iniziativa, ma consentirà anche ai visitatori, di usufruire di servizi aggiuntivi attivati dagli esercizi commerciali e dalle strutture ricettive presenti nei territori coinvolti: dai ristoranti agli hotel, dalle aziende ai negozi convenzionati.
L’iniziativa partirà dunque in dicembre, ed è stata promossa dalla Sosvima, Agenzia di Sviluppo locale delle Madonie, con fondi messi a disposizione dall’Unione Europea.

Autore | Enrica Bartalotta