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Entro il 2020 gli italiani potrebbero dover acquistare un nuovo televisore o, quantomeno, dotarsi di un nuovo decoder esterno per continuare a vedere i canali del digitale terrestre. La novità, come riportato da Repubblica, è illustrata in tre documenti parlamentari, delle Commissioni Telecomunicazioni di Senato e Camera. 

A quanto pare, completato il passaggio al digitale di prima generazione, gli italiani dovranno adottare gradualmente il digitale di seconda generazione (DVB-T2). Il Parlamento è chiamato a recepire una Proposta di Decisione della Commissione Europea che vuole liberare la "banda 700" dai segnali tv occupati da 6 emittenti italiane per riservarla a collegamenti internet ultraveloci per tablet e smartphone. 

Il Paese avrebbe a disposizione solo 14 canali liberi "dove ospitare le emittenti nazionali sfrattate dalla banda 700": questo significa che le emittenti saranno costrette a cambiare la tecnica di trasmissione del loro segnale televisivo e gli italiani dovranno quindi comprare un nuovo decoder (o una nuova tv).

“L'Europa – scrive Repubblica – si accontentava che il cambio della guardia avvenisse nel 2022, tra sei anni. Invece la Commissione vuole anticipare la scadenza al 30 giugno 2020”. Ancora i tempi non sono certi, dunque. Chi sta per comprare una nuova tv, tuttavia, farebbe bene a prestare attenzione: un televisore da 22 pollici, compatibile con il digitale di seconda generazione, costa oggi dai 140 a 165 euro, mentre un decoder dai 30 ai 446 euro. A partire dal gennaio 2017, gli unici apparecchi in vendita saranno quelli di seconda generazione.