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In Sicilia c'è un amico del nuovo presidente americano Donald Trump. È l'avvocato Dino Papale di Taormina. "Quando in nottata, verso l’una, è arrivato al Trump Tower piangeva, aveva saputo da poco che aveva vinto anche in Florida e in Ohio. Era stato per ore con tutto il suo staff in attesa all’Hilton che si trova a 250 metri sulla Quinta Strada angolo con la Madison. Con lui c’erano figli, fratelli, nipoti una trentina, mentre io ero negli appartamenti del suo comitato al piano terra della Trump Tower", rivela a "La Sicilia".

Il racconto di Dino Papale è pieno di dettagli: "A New York mi ha invitato lui, mi ha pure mandato i biglietti in business class anche per mia moglie. Siccome ho problemi di schiena posso viaggiare soltanto in prima classe. Per fortuna che c’è Donald. Dice che gli porto fortuna. L’ho conosciuto tre anni fa a Miami dove lui ha un grande insediamento residenziale per vip gestito dal suo braccio destro Michael Denzer, un altro grande immobiliarista miliardario. È stato premiato dall’allora sindaco Mauro Passalacqua e dalla bellissima attrice Kelly Le Brooke, e io mi sono inventato un gemellaggio tra Taormina e quest’angolo di paradiso in Florida che sembra un’altra Taormina spostata negli Stati Uniti. Avevamo in comune un’amica russa che io invitavo a Taormina per il Premio Goethe. C’era a Miami un grande garage di un grattacielo che però era grigio, in cemento armato e faceva brutta impressione, dicevano che era squallido. Gli diedi l’idea di metterci i pannelli solari in modo che risplendesse come un diamante e la sera ci fossero alla base luci multicolori. Hanno apprezzato molto l’idea e l’hanno realizzata. Dopo averlo conosciuto a Miami ho invitato Trump a Taormina. È venuto con il suo aereo ed è rimasto tre giorni all’Atlantis Bay. Nessuno l’ha mai saputo perché Nicola Micena, il direttore, ci tiene alla riservatezza. È stato in quell’occasione che Trump mi ha invitato negli Stati Uniti e ha rinnovato l’invito per la corsa alla Casa Bianca".

Quanto ai siculo-americani nello staff di Trump, "ce n’erano parecchi, soprattutto un cinquantenne di genitori siciliani che gli ha coordinato la campagna elettorale e spesso andava a tenere comizi al posto di Trump. Uno bravissimo che mi ha fatto capire come noi siciliani, quando ci mettono alla prova, dimostriamo di avere un’intelligenza superiore. Poi naturalmente a fianco di Donald c’era Rudolph Giuliani, l’ex sindaco di New York che ha spazzato via la criminalità. Ad esempio per contrastare le aggressioni ai tassisti aveva fatto approvare una legge che alzava la pena. E sui tassì di New York c’è un avviso: '25 anni di carcere a chi assale un tassista'. Naturalmente tutti i tassisti di New York hanno votato per Trump".