Vuole diventare più muscoloso in vista del matrimonio, ma il suo desiderio si trasforma in tragedia. Un irlandese di 35 anni, padre di 4 figli, si è suicidato dopo essere diventato dipendente dagli steroidi. Adesso la sua vedova ha deciso di raccontare tutto per sensibilizzare l'opinione pubblica. Quando Sarita Egan e il suo compagno Mark hanno fissato la data nelle nozze, l'uomo ha iniziato ad assumere anabolizzanti.
Dopo la luna di miele, l’uomo è stato costretto a lottare per liberarsi di quella che era ormai divenuta una dipendenza soffocante. Nonostante il supporto dei medici e della sua famiglia, Mark non è riuscita a vincere questa battaglia e nel giugno 2017 si è tolto la vita dopo aver sperimentato diversi episodi di psicosi.
"Mark è stato sempre una persona felice. Si prendeva cura di se stesso, mangiava sano, stava bene. Noi siamo sempre insieme dall’età di 15 anni. Era il mio migliore amico ed era la mia anima gemella. La sua morte è qualcosa che ha devastato la nostra famiglia: Mark mi manca ogni giorno e voglio che le persone conoscono gli effetti duraturi che possono avere gli steroidi. Tutti sanno che la cocaina e l'eroina fanno male, ma sembra che per gli steroidi non ci siano avvertimenti di nessun tipo. All'inizio diceva di sentirsi davvero bene, aveva molta energia. Il problema è che dovresti prenderli al massimo solo per sei settimane e poi fermarti e fare una pausa, ma lui ha trovato molto difficile questo, perché quando smetti di prenderli ti senti molto stanco, come se fossi malato e avessi nausea", ha spiegato la vedova.
"Vederlo soffrire di psicosi è stata la cosa più difficile a cui abbia mai assistito: la prima volta era convinto che ci fosse qualcuno che voleva rapirci tutti. Era molto preoccupato, non riusciva a capire perché non gli credessi", ha aggiunto Sarita. Il giorno dopo Mark non ricordava cosa fosse successo. Le visite da diversi specialisti purtroppo non hanno risolto il suo problema e alla fine l’uomo si è ucciso. I suoi figli Dean, 11 anni, Ryan, 8, Calum, 5 e Amy di 2 anni, cresceranno senza un padre. "Se questo può aiutare anche solo una persona, allora so che condividere la sua storia è stato giusto", dice Sarita.
