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Amanda Hess, un'ostetrica originaria del Kentucky, negli Stati Uniti, si è resa protagonista di una bellissima storia. Era in ospedale sul punto di partorire il suo secondo figlio, quando ha aiutato la 38enne Halliday Johnson, anche lei in avanzato stato di gravidanza. "Il suo bambino doveva nascere immediatamente. Sono tornata indietro e un'ora dopo sono iniziate le contrazioni", ha spiegato la dottoressa. La donna, che si trovava nello stesso ospedale in cui lavora come ostetrica, racconta di avere udito delle urla provenienti dalla sala accanto alla sua e di aver capito che si trattava di un caso urgente.

Dal computer che monitora le condizioni dei pazienti, Amanda ha poi potuto constatare che il battito del bambino che stava per venire alla luce era diminuito in maniera preoccupante, e sapendo che il medico di turno si era assentato qualche minuto dopo aver concluso un'operazione, ha deciso di intervenire. Si è dunque riappropriata delle sue vesti da medico e ha raggiunto la paziente, in quel momento assistita solo da alcune infermiere, che la invitavano a non assecondare i movimenti del neonato in attesa che ritornasse il medico.

"Non mi sentivo molto tranquilla. Era molto difficile per me non spingere", ha confidato Johnson. Il bambino aveva anche il cordone ombelicale intorno al collo, e non c'era tempo per aspettare. "La donna voleva davvero partorire", ricorda Amanda, che le ha quindi dato il via libera aiutandola a dare alla luce un bambino sano. Il medico di turno è poi arrivato qualche minuto più tardi a concludere le operazioni. Solo a quel punto la dottoressa Hess ha potuto dedicare le proprie energie a se stessa, partorendo a sua volta la piccola Ellen Joyce alle 9.30 del mattino successivo.