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Entra nella stanza del sindaco e spara: tragedia sfiorata a Raccuja, piccolo centro in provincia di Messina. Per questo Alberto Martella, 67 anni, è stato arrestato dai carabinieri. Stando alle prime ricostruzioni, alcune persone avrebbero tentato di bloccare l'uomo, che però è riuscito a entrare nalla stanza del primo cittadino, Francesca Salpietro, brandendo un fucile.

Un impiegato è intervenuto in difesa del sindaco e l’uomo ha fatto partire un colpo in aria prima di essere bloccato. In seguito i militari lo hanno arrestato. Ancora poco chiari i motivi del folle gesto. La dura reprimenda di Giovanni Ardizzone, presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana:

La tentata aggressione da parte di un cittadino armato di fucile nei confronti del sindaco di Raccuja è il frutto del clima di istigazione all’odio nei confronti della classe politica e soprattutto degli amministratori locali. Nessuno può dirsi innocente: oggi gli attacchi, indiscriminati e ingiustificati, a sindaci e consiglieri comunali sono diventati una costante e il risultato è evidente.

Non può bastare la sola solidarietà. Oggi gli amministratori locali rischiano quotidianamente la propria vita e nonostante ciò vengono additati come esempio di casta e beneficiari di privilegi e indennità faraoniche. Non è la prima volta che un sindaco resta vittima del gesto di un folle, la cui mano è stata armata da una sequela di accuse fuori luogo e inopportune. Speriamo che l’episodio di stamattina porti un po' di buon senso, invitando tutti a dichiarazioni più sensate.