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Continua a salire il bilancio dei feriti medicati dopo l’esplosione di una bombola di gas a Gela. La bombola è esplosa nel l mercatino di via Madonna del Rosario, in un furgone attrezzato per la vendita di polli allo spiedo. Secondo il più recente bilancio diffuso dai vigili del fuoco, sono 20 i feriti. Le fiamme avrebbero causato ustioni sul 60% del corpo di due delle tre persone che lavorano nel fugone, mentre la ragazza che lavorava con loro, oltre ad aver riportato estese bruciature, avrebbe perso l’uso di un occhio, colpito da una scheggia.

Fra i feriti c’è anche una donna all’ottavo mese di gravidanza, che si trovava al mercato rionale a fare la spesa.

Le persone rimaste colpite, anche se in modo meno grave, con il passare delle ore hanno preferito recarsi in ospedale per farsi controllare. Tutti i medici dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela, inclusi quelli a riposo, sono stati mobilitati per aiutare i sanitari a far fronte all’emergenza. Tre feriti sono stati ricoverati nei centri Grandi Ustionati di Catania e di Palermo. Altri due stanno per essere trasferiti negli stessi reparti.

La Procura di Gela ha aperto un’inchiesta per stabilire con certezza le cause del grave episodio. Una delle bombole sequestrate nel furgone appare spaccata, con un lungo squarcio verticale.

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