Si sta aprendo bene la stagione estiva per noi siciliani.
Taormina resta tra le mete più desiderate e visitate, ma anche il ragusano sta andando benone.
Anzi, per essere più precisi, è tutta la regione dei monti iblei a sorridere ai turisti.
I dati arrivano direttamente da Federalberghi Sicilia e confermano un trend positivo del numero delle prenotazioni per luglio ed agosto. Inoltre si spera bene anche per settembre ed ottobre. Insomma quale altra regione può permettersi tempo e clima da favola per almeno 6 mesi all'anno (da maggio a ottobre)?
Onestamente non mi stupisco di Taormina.
Non tanto per la sua straordinaria bellezza quanto per i costi ed il fatto che incarni un turismo da livello economico piuttosto alto. E si sa: la crisi ha stroncato il ceto medio ma non i ricchi.
Per il resto l'instabilità politica di paesi come la Turchia, Egitto e Tunisia e ci ha favoriti nelle preferenze.
Ma la vera sorpresa è il boom ragusano che con un incremento del 65% di prenotazioni si dimostra duttile nel rispondere alle esigenze di tutti i tipi di turisti: mare e spiagge; architetture; tour gastronomici, etc.
Parte del merito va al miglioramento delle infrastrutture di comunicazione, pensiamo ad esempio all'aeroporto di Comiso. Ma tanto ancora deve essere fatto perchè la Sicilia ha molto di più da offrire. Peccato soltanto che le politiche italiane e non solo regionali ci abbiano spesso e volentieri tagliati fuori. Pensiamo ad esempio alla rete ferroviaria da ribattezzare “in treni della fortuna” (trovarne uno che non sia stato soppresso e che non somigli ad una locomotiva da museo è praticamente impossibile) o alla rete autostradale.
Insomma altro che mancanza di lavoro. Qua c'è da costruire un'intera regione!
Autore | Viola Dante